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Draghi: “Economia Italiana cresce ma variante Delta è una minaccia”. Via libera del Cdm al Dl Covid. Voto di fiducia sulla Giustizia.

Roma, 22 Lug 2012 - "L'economia va bene, si sta riprendendo e l'Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti", dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al nuovo decreto legge Covid e approvato all'unanimità anche l'autorizzazione della fiducia sulla riforma della giustizia. "La variante delta è minacciosa perché si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che, senza reagire subito, la realtà di altri Paesi si presenta da noi con intervallo ravvicinato: quello che vediamo succedere in Francia, Spagna, altri Paesi dobbiamo immaginare che possa ripetersi in assenza di provvedimenti" ha detto il presidente del Consiglio. "Oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, obiettivo di Figliolo è stato superato. La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita" ha poi sottolineato. "Ad oggi abbiamo inoculato 105 dosi ogni 100 abitanti, come la Germania, più di Francia e Usa".

"Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche" ed è "una misura che dà serenità" ha sottolineato Draghi. "Con i vecchi parametri molte regioni passerebbero di nuovo in zona gialla, invece così restano in zona bianca".

Sulla riforma della giustizia, ha poi spiegato: "Ho chiesto l'autorizzazione a porre la fiducia. C'è stato un testo approvato all'unanimità in Cdm e questo è un punto di partenza, siamo aperti a miglioramenti di carattere tecnico, si tratterà di tornare in consiglio dei ministri. Il ministro Cartabia è molto disponibile".

"Abbiamo deciso in accordo con le regioni che il tasso di ospedalizzazione sia il 'driver' per il cambio dei colori nelle regioni" ha spiegato poi il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. "Il contenuto del decreto che abbiamo approvato oggi ha tre punti fondamentali. Il primo è la proroga al 31 dicembre dello stato di emergenza. La seconda è il cambiamento dei parametri per il cambio di colore delle regioni. Fino a pochi mesi fa il parametro era l'RT, più recentemente ci si è riferiti al numero dei casi, la modifica che facciamo, in accordo con le regioni è considerare parametro prevalente il tasso di ospedalizzazione. Una regione bianca passa in giallo quando le terapie intensive superano il 10% di occupazione e il 15% in area medica. In arancione con rispettivamente il 20% e il 30%; in area rossa con i parametri al 30% e 40%. La ragione di questo cambio è dovuta al fatto che oggi il nostro Paese ha somministrato oltre 63 milioni di dosi di vaccino, è giusto che in questa fase il parametro si l'ospedalizzazione" ha ribadito Speranza. "Il terzo ambito - ha aggiunto - è l'estensione del green pass. In poche settimane sono state scaricate oltre 40 milioni di certificazioni verdi. E' un numero molto significativo e importante e già oggi, prima di attuare questo decreto, lo abbiamo utilizzato per alcune situazioni, come i matrimoni e le Rsa. Ora viene esteso ai ristoranti, stadi, musei, centri congressi" e a diverse altre attività quotidiane. "Il messaggio che vogliamo dare - ha concluso Speranza - è positivo: evitare le nuove chiusure attraverso le vaccinazioni. Il messaggio è: "vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi".

Il Green pass dal 5 agosto servirà per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti.  E servirà anche per l'accesso a teatri e cinema e musei. Senza 'passaporto vaccinale' si dovrà inoltre rinunciare allo sport al chiuso, perché dal 5 agosto il certificato digitale sarà necessario anche per andare in palestra. Lo stesso vale per centri termali e piscine. Le discoteche per ora restano chiuse. Questa la decisione della cabina di regia che si è riunita nel pomeriggio a Palazzo Chigi. Il certificato verde - spiegano fonti governative - non sarà invece necessario per consumare al bancone di un bar, anche se al chiuso. Il green pass sarà valido anche per coloro che hanno avuto una sola dose di vaccino, nonché per chi si è sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti e per chi è guarito dal Covid nei sei mesi precedenti.

Per quel che riguarda lo stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, sarà prorogato fino al prossimo 31 dicembre. Il nuovo decreto Covid che il Cdm si appresta a varare sarà aperto alle modifiche che il Parlamento deciderà di adottare. Secondo quanto si apprende dunque il governo lascerà aperta la porta alla possibilità di apportare delle correzioni al decreto legge.

Inviare quantitativi di vaccini adeguati all'aumento presunto delle richieste, in vista dell'introduzione estesa del green pass. È la sollecitazione che arriva dai governatori nell'incontro con il Governo sul nuovo decreto legge Covid.

I nuovi parametri per i colori Cambiano i parametri per la zona gialla: la soglia viene fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per le ospedalizzazioni. La Lega chiederà però in Cdm di portare al 20% il limite. Le Regioni avevano chiesto il 20% di terapie intensive, il Cts aveva dato orientamento per una soglia del 5%.  Gli altri parametri per il cambio di colore sono: terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa.

La quarantena sarà ridotta per chi ha il Green pass si abbrevia a 7 giorni (Italia viva punta a eliminarla), se un vaccinato entra in contatto con un positivo e ha il certificato verde dovrà stare in isolamento un tempo minore. Durante la riunione si è discusso anche della possibilità di tamponi gratis o a costo ridotto per gli under 18.e per le categorie impossibilitate a vaccinarsi.

L'uso del green pass per accedere ai mezzi di trasporto pubblici -  bus e metro- non sarà nel dl anti-Covid "ma dovrà essere affrontato a stretto giro". Questa, a quanto si apprende la premessa che è stata fatta nel corso della cabina di regia che, prima del Cdm, ha delineato il quadro delle misure. Nel dl non ci sarà nemmeno l'obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola. La decisione potrebbe arrivare insieme a quella sulla scuola per la quale, come viene confermato, la valutazione sarà fatta più avanti, alla luce dei dati su contagi e vaccinazioni.

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