Cagliari, 16 Lug 2021 - Sono, per il momento, 103 morti accertati e appare destinato ad aggravarsi il bilancio delle devastanti alluvioni che hanno colpito la Germania occidentale. L'ultima stima fornita dal ministero dell'Interno riferisce di 1.300 persone di cui non si hanno notizie.
È impossibile, però, al momento stabilire la sorte dei dispersi in quanto le linee telefoniche sono saltate in molte delle zone interessate. Se molte persone sarebbero semplicemente isolate dal blackout, ci sono timori molto concreti per la sorte di alcune decine di residenti del cantone di Bad Neuenahr-Ahrweiler, nella Renania Palatinato, gravemente colpito. Il villaggio renano di Schuld, con una popolazione di 700 abitanti, è stato quasi del tutto distrutto. Le ricerche dei dispersi sono ricominciate in mattinata. Gli elicotteri dell'esercito sono alla ricerca delle persone che hanno cercato riparo sui tetti.
"Temo che vedremo la piena portata di questa tragedia solo nei prossimi giorni". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel da Washington a proposito delle devastanti alluvioni che hanno colpito la Germania. Il governo "non vi lascerà soli in questo momento difficile e terribile", ha aggiunto assicurando aiuti per i soccorsi e la ricostruzione. Almeno 59 persone sono rimaste uccise dall'ondata di maltempo e centinaia sono ancora disperse, riporta la Bbc. Nella regione più colpita, la Renania-Palatinato, sono al lavoro 15.000 tra militari e soccorritori, mentre gli elicotteri continuano a soccorrere i residenti bloccati sui tetti.
Nel Nord Reno-Vestfalia la località di Erftsadt-Blessem, a circa 40 chilometri da Colonia, è stata travolta da una frana. "Le case sono state in gran parte spazzate via e alcune sono crollate. Diverse persone mancano all'appello", riferiscono le autorità locali su Twitter. Le autorità non sono riuscite a fornire informazioni più precise a causa delle difficoltà di comunicazione con l'area interessata. Dalle abitazioni superstiti continuano a giungere chiamate d'emergenza, in quanto i residenti non hanno lasciato i loro appartamenti o vi sono tornati nonostante l'alluvione.
Al momento l'evacuazione del centro abitato sarebbe possibile solo per via nautica e i soccorritori non sono in grado di raggiungere tutte le persone in situazioni di emergenza. Inoltre, una fuga di gas che non può essere intercettata rende più difficile il lavoro di soccorso. Nei pressi del confine con il Belgio, continua a suscitare preoccupazione la diga di Rurtalsperre, che rischia di cedere. I villaggi circostanti sono stati evacuati.
Continuano ad aumentare le vittime del maltempo in Belgio. Secondo le ultime informazioni rese note dal quotidiano belga Le Soir il bilancio, a livello nazionale, è di 23 morti. Anche il sito Dh conferma lo stesso bilancio. Oltre 41mila persone prive di elettricità nel sud del paese. Nella città di Verviers è stato imposto il coprifuoco per evitare saccheggi. I residenti di Liegi sono stati esortati a lasciare le case o, se impossibilitati, a trasferirsi al piano superiore.
Il maltempo in Olanda ha causato la rottura di una diga lungo il canale di Juliana, vicino a Meerssen, nella provincia del Limburgo. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anp, precisando che l'acqua si sta riversando da un foro di circa un metro, che però potrebbe diventare più grande, secondo un portavoce della sicurezza per la regione del Limburgo meridionale, che ha invitato la popolazione locale a "lasciare la zona e cercare un posto sicuro dove rifugiarsi".
Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nel Sud dei Paesi Bassi, dove si teme un'esondazione della Mosa. Il premier olandese, Mark Rutte, ha convocato una riunione d'emergenza del governo e sta per recarsi nella provincia di Limburg.
"Il Belgio ha chiesto l'attivazione del meccanismo di Protezione civile e su questa richiesta tre paesi hanno già offerto sostegno, la Francia, l'Austria e l'Italia, con una equipe" di salvataggio con "personale e mezzi tra cui un elicottero". Lo ha annunciato Dana Spinant, uno dei portavoci della Commissione europea, precisando che si stanno studiando altri tipi di sostegno da parte di altri paesi membri. "Siamo pronti ad aiutare tutti i paesi colpiti", aggiunge la stessa Commissione europea su Twitter.
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