Roma, 21 Giu 2021 - Da oggi quasi tutto il Paese in zona bianca e senza coprifuoco e - forse - molto presto senza l'obbligo di mascherina all'aperto. Questo pomeriggio il Comitato tecnico scientifico Cts si riunirà per fornire il parere richiesto dal ministero della Salute.
Sulla fine dell'obbligo di mascherina - per il momento solo negli spazi all'aperto a meno che non ci si trovi in una situazione in cui è impossibile garantire il distanziamento - già ci sono alcune date possibili e si fa sempre più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio, forse il 5. Ma c'è anche l'ipotesi di lunedì 28 giugno, primo giorno in cui tutta la Penisola sarà in zona bianca con l'ingresso nella fascia a minori restrizioni anche della Valle d'Aosta.
La data sullo stop alla mascherina all'aperto sarà calcolata anche in base alla percentuale di popolazione vaccinata, tenendo conto delle somministrazioni sia per la prima che per la seconda dose, secondo quanto si apprende. L'ipotesi principale è di introdurre la fine dell'obbligo a inizio luglio, probabilmente lunedì 5. Togliendo la mascherina, bisognerà comunque mantenere il distanziamento se non si è congiunti e va comunque indossata nei luoghi a rischio assembramento. Restano però timori sulla diffusione della variante Delta, in particolare per i vaccinati solo con prima dose, che non sarebbero abbastanza protetti da evitare il contagio.
Gradualmente si torna alla quasi normalità anche nei trasporti pubblici, dove in alcune Regioni già bianche - come Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte - è stata anche 'allargata' la capienza dei bus, passando dal 50% all'80%. Ma la necessità di fissare "modalità e termini della permanenza dell'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all'aperto" resta al momento la priorità sulla quale si discute a livello nazionale.
L'ultimo report della Cabina di Regia ha autorizzato Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania ad entrare nella zona a minori restrizioni. Avevano tutte una incidenza abbondantemente sotto i 50 casi per centomila abitanti, come hanno certificato i tre monitoraggi consecutivi. A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalità (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna. La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. La Val d'Aosta, invece, dovrà pazientare fino al 28 giugno per completare le tre settimane sotto soglia.
Dopo l'annuncio del premier Mario Draghi, il quale aveva anticipato la richiesta di una valutazione al Cts, è stato poi lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, a chiedere formalmente agli scienziati un parere ufficiale e definitivo.
Via libera al richiamo con Astrazeneca per gli under 60 che rifiutino il mix di vaccini, che resta l'indicazione prioritària. Così la nuova ordinanza del ministro Speranza. Johnson&Johnson verrà usato anche per chi ha meno di 60 anni difficili da rintracciare, come migranti e senza tetto. Il servizio di Francesco Musi.
Figliuolo assicura che "la quantità disponibile entro settembre consentirà di immunizzare nei tempi previsti l'80% della platea".
I numeri della campagna vaccinale, secondo il report quotidiano del ministero della salute, oltre 45milioni 579mila le dosi somministrate finora, più di 15 milioni e 500 mila le persone immunizzate - e cioè più del 28% della popolazione. Numeri che con i dati Covid in miglioramento fanno ben sperare per i prossimi mesi.
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