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Carabinieri compagnia di Ottana e Reparto Operativo Nuoro arrestano a Orotelli un 40enne per omicidio”

Orotelli (NU, 9 Giu 2021 – Nelle prime ore di questa mattina, a Orotelli, i Carabinieri della Compagnia di Ottana e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro hanno dato esecuzione alla misura cautelare di custodia in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro su richiesta della locale Procura, nei confronti di Gian Michele Giobbe, di 40 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio dello zio Esperino Giobbe.

Nel pomeriggio del 17 ottobre 2020, fu rinvenuto il cadavere del congiunto nel cortile della sua azienda, ubicato in località Su Filighe dell'agro di Orotelli. Il cadavere fu scoperto dai parenti che allertarono il 118: inutili i soccorsi, l’uomo era già morto all’arrivo del personale medico.

Subito dopo l’allarme sono giunti sul posto i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Ottana ed a seguire i militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, il P.M. ed il medico legale che sentirono testimoni e presenti.

In seguito, dai rilievi tecnici e dal risultato dell’esame autoptico disposto dal P.M. che ha coordinato le attività di indagine, venne accertato che la morte non era dovuta a cause naturali o accidentali ma, al contrario, che si trattava d'omicidio a mezzo d'uno o più corpi contundenti, utilizzati per colpire più volte la vittima. Poi la dinamica del fatto è stata poi confermata anche dai tecnici del R.I.S. Carabinieri di Roma, incaricati di eseguire l’esame dei luoghi mediante la c.d. “B.P.A.” (analisi delle tracce ematiche).

Vagliate le varie possibili ipotesi cui ricondurre l’uccisione di Esperino Giobbe, l’attenzione degli inquirenti e degli investigatori, si è focalizzata alla cerchia dei parenti per il possesso dei terreni di località Su Filighe, dove, per l’appunto, si trova l’azienda nella quale Esperino era stato ucciso.

Per tali motivi sono state eseguite alcune perquisizioni nel corso delle quali sono stati sequestrati indumenti in uso ai famigliari della vittima, che sono poi stati sottoposti al “luminol” (un test generico per la rilevazione di sangue) e successivamente trasmessi al R.I.S. Carabinieri di Cagliari per accertamenti biomolecolari. E questi accertamenti tecnici, hanno poi permesso di esaltare la presenza del sangue della vittima sulla tomaia di uno stivaletto sequestrato a Gian Michele.

Ulteriori accertamenti sono stati svolti per verificare che la presenza della traccia ematica non fosse giustificabile se non con la partecipazione di Giobbe Gian Michele alle fasi esecutive dell’omicidio.

Quindi gli investigatori dell’Arma ritengono che il movente sia riconducibile ai dissidi nati per la gestione dei terreni di “Su Filighe”.

L’uomo, ultimate le formalità di legge in caserma, è stato condotto dai Carabinieri del Norm Aliquota operativa della Compagnia di Ottana, presso il carcere di Badu e Carros, in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del G.I.P. che ha disposto l’arresto.

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