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Festa della Repubblica, Mattarella: “2 giugno nel segno del rilancio e della rinascita del Paese”.

Roma, 2 Giu 2021 - Oggi è la Festa dell Repubblica italiana. Alle 10 la deposizione di una corona d'alloro da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella, l'omaggio al milite ignoto e le frecce tricolori che sorvolano l’Altare della Patria. Così inizia questa giornata di festa - anche quest'anno però senza la parata militare e l'apertura dei Giardini del Quirinale al pubblico - che per il presidente Mattarella ha il significato di un “nuovo inizio” dopo la pandemia, come 75 anni fa, quando nel 1946, la maggior parte degli italiani disse no alla monarchia con un referendum dopo la dittatura e la guerra. Parole in piena sintonia con quelle del premier Mario Draghi che tanto sta spingendo sulla ripresa e sull'unità del Paese.

"Un 2 giugno nel segno dell'impegno collettivo per il rilancio e la rinascita del Paese", auspica il capo dello Stato. Davanti agli ambasciatori invitati al Quirinale per il tradizionale concerto e lo spettacolo dei passi di danza di Roberto Bolle, Mattarella ieri sera ha sottolineato come la nostra Repubblica abbia scelto la strada della pace e dei diritti, indivisibili dalla nostra vocazione europea.

Un Paese forte e coeso, che in 75 anni con la nascita della Repubblica ha fatto "progressi straordinari" e che oggi ha la porta spalancata verso una "stagione di rinascita" e una ripresa economica da non mancare per modernizzare il Paese.  Il presidente della Repubblica coglie delle similitudini con l'atmosfera del dopoguerra e invita il Paese e la politica a tenere la barra dritta per non sciupare il mare di soldi del Recovery e non minare la ritrovata solidarietà europea. "Il Paese è ora di fronte ad opportunità di ampio respiro, grazie anche alle pianificazioni e agli investimenti a livello europeo", premette in un messaggio ai prefetti d'Italia attraverso il quale sprona i cittadini ad avere fiducia, a non perdere lo slancio per una ripresa che deve essere "efficace e veloce".

"La comunità nazionale, che intraprende il delicato percorso verso il definitivo superamento del periodo emergenziale, celebra quest'anno - ricorda Mattarella - la ricorrenza del 2 giugno nel segno dell'impegno collettivo per il rilancio del Paese e della ricerca di nuove prospettive di sviluppo e modernizzazione". Perché "se ora possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro, è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o riscoprire e all'apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto".

Alle 19 le celebrazioni al Quirinale, con il premier Mario Draghi. 

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