Cagliari, 26 Magg 2021 - Nell’ambito delle attività operative finalizzate alla tutela della spesa pubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale Cagliari, in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno sottoposto a verifica, negli ultimi mesi, le condizioni legittimanti la fruizione del cd. “Reddito di Cittadinanza” in capo ai soggetti beneficiari.
In questo contesto operativo i finanzieri si è giunti, durante i controlli, alla rilevazione di 69 posizioni irregolari dislocate su tutto il territorio della provincia (Cagliari, Quartu S. Elena, Siliqua, Samassi, Capoterra, Carbonia, Gonnesa, Villamar, Iglesias, Muravera ed Ussaramanna), con conseguente indebita percezione del reddito di cittadinanza, poiché i soggetti in argomento sono risultati essere privi dei requisiti necessari previsti dalla normativa vigente.
Diverse, ed in certi casi particolari, le diverse tipologie riscontrate.
In due circostanze, la causa della illegittima fruizione del beneficio, è stata rappresentata dalla mancanza del requisito della cittadinanza: difatti la specifica norma prevede che il richiedente il particolare sussidio debba essere residente in Italia da almeno 10 anni e che lo sia continuativamente negli ultimi due anni.
In 11 casi, invece, l’irregolarità è stata legata all’omissione, nella dichiarazione sostitutiva unica, di informazioni reddituali rilevanti - – quali redditi percepiti e disponibilità immobiliari - le quali, se correttamente indicate, avrebbero posto i richiedenti al di fuori dei limiti previsti per l’ammissione all’istituto benefico in parola.
In un'altra occasione, il percettore del beneficio non ha indicato la condizione detentiva di un suo convivente, circostanza, questa, che, se dichiarata, avrebbe diminuito automaticamente il coefficiente di calcolo per l’accesso alla forma di welfare, determinando, di fatto, la non sussistenza delle condizioni legittimanti.
Altre situazioni di irregolarità sono emerse dalle posizioni di soggetti ospiti delle RSA.
In particolare, 24 soggetti hanno omesso di indicare nella domanda di accesso al reddito di cittadinanza la circostanza relativa alla permanenza presso la struttura: di questi, 14 hanno omesso l'indicazione del ricovero di un appartenente al proprio nucleo familiare, 1 è risultato essere il tutore del ricoverato mentre i restanti 9 percettori sono risultati essi stessi residenti delle strutture.
Invece altre 23 posizioni hanno riguardato soggetti che hanno omesso di comunicare, a seguito di approvazione della domanda, l'intervenuto soggiorno presso una struttura residenziale: 15 soggetti non hanno comunicato la variazione riguardo un appartenente al proprio nucleo familiare, mentre gli altri 8 erano gli stessi ospiti della struttura.
In ultimo, sono state rilevate 5 posizioni di soggetti i quali, percettori della pubblica provvidenza, erano fattivamente coniugati, ma avevano omesso di indicarlo nella DSU, risultando, quindi, componenti unici del proprio nucleo familiare e rientrando, con i rispettivi parametri, nei limiti per la concessione del reddito di cittadinanza.
Le 69 irregolarità accertate hanno portato alla denuncia dei responsabili alla locale Autorità Giudiziaria oltre alla segnalazione all’Inps per la sospensione del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite, ammontanti, complessivamente, a 476.800 euro.
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