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Consiglio europeo su Migranti, Draghi: “Serve una risposta solidale Ue”.

Bruxelles, 25 Magg 201 - "Avevo detto che avrei sollevato il problema migranti, assente dalle agende del Consiglio europeo per parecchio tempo. Ho esordito dicendo che mettere a dormire un problema non lo fa sparire, ho offerto i dati delle ultime settimane. Soprattutto in Francia e Germania c'è coscienza del problema. Quanto questo porti a soluzioni comuni e condivise è un discorso da costruire. I primi passi fatti anche da parte della Commissione mostrano la consapevolezza che occorra una risposta solidale e non indifferente. Si discuterà più in dettaglio nel prossimo Consiglio europeo, ho chiesto fosse messo in agenda specifica nel prossimo Consiglio". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la riunione straordinaria del Consiglio europeo. "Continueremo ad affrontare il problema" dei migranti "da soli fino al Consiglio europeo, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà", ha aggiunto il premier.

"Paesi come la Libia e la Tunisia, dove la situazione politica è seria, sono sempre di più paesi transito. Si è iniziata una collaborazione in una parte del mondo che ci aveva visti sempre su sponde diverse, se non contrastanti. È una parte importante della nostra collaborazione. L'intenzione è di lavorare insieme in quella parte del mondo", ha detto Draghi a proposito dei rapporti con la Francia dopo il colloquio di questa mattina con il presidente Emmanuel Macron.

"Deve esserci un accordo più efficace. La pura volontarietà" dei ricollocamenti dei migranti "ha dimostrato di essere abbastanza inefficace", ha detto il premier Mario Draghi parlando del tema dell'immigrazione. Il presidente del Consiglio non esclude il criterio di obbligatorietà del ricollocamento ma osserva: "Si può individuare un sottoinsieme di Paesi che si aiutano. Anche sul tema dell'asilo non si è risolto il problema. La volontà di venirci incontro c'è, perlomeno a parole", conclude il premier, "ho avuto un sostegno anche da parte di Paesi che finora sono stati indifferenti, speriamo che si arrivi ai fatti".

Ue sarà pronto a metà giugno Il green pass sanitario europeo "sarà pronto a metà giugno", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

"C'è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po' dappertutto, e la campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente".

"C'è un accordo completo sul fatto che ora dobbiamo eliminare ogni blocco alle esportazioni" di vaccini, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa a margine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. "La cosa più importante da fare ora è eliminare ogni blocco alle esportazioni, l'Ue esporta quanto consuma ma Stati Uniti e Gran Bretagna non permettono nessuna esportazione", ha concluso.

"Sulla questione dei brevetti si sta arrivando ad una soluzione che è quella che promette di più: c'è una terza strada che prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza, proposta a cui sta lavorando la commissione".

"Quello che farà la differenza è la promessa delle grandi compagnie farmaceutiche di uno-due miliardi di dosi di vaccini ai Paesi poveri nei prossimi due anni e mezzo. La dimensione di questa offerta ci permette di soddisfare una domanda di gran lunga superiore di ora", ha detto il premier Mario Draghi, al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

Sui licenziamenti abbiamo "fatto un passo avanti, spero che sindacati e imprese si ritrovino nella mediazione".

La mediazione "ha retto" portando "un miglioramento considerevole, sia rispetto alla posizione che vedeva una eliminazione del blocco che rispetto a quella che prevedeva un mantenimento del blocco tout court". Così Mario Draghi, parlando al termine del Consiglio europeo, sullo sblocco dei licenziamenti. La mediazione "è un miglioramento considerevole sia di una superamento puro e semplice del blocco sia del suo mantenimento tout court. L'intervento che abbiamo previsto è in linea con tutti gli altri Paesi Ue ed è garantire la Cig gratuita anche dopo il 1 luglio in cambio dell'impegno di non licenziare".

"Ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto, soprattutto dal lato della sicurezza cibernetica. Il livello di interferenza, sia con le spie che abbiamo visto di recente, sia sul web è veramente diventato allarmante".

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