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La strage infinita nel Mediterraneo. Mezzaluna Rossa: 50 migranti morti in un naufragio al largo della Libia.

Cagliari, 3 Apr 2021 - Ancora una tragedia nel Mediterraneo. Cinquanta migranti sarebbero morti al largo della Libia nel naufragio di un barcone. E' quanto riferisce la Mezzaluna Rossa libica, citata in un tweet da Al Arabiya. Precedentemente, l'Oim, l'agenzia dell'Onu per le migrazioni aveva riferito della morte di almeno 11 persone dopo che il gommone su cui viaggiavano era affondato. A bordo di quest'ultimo vi erano in tutto 24 migranti, erano diretti in Europa. La Guardia Costiera libica ne ha salvati 12.

I 95 migranti da ieri mattina alla deriva su un barcone al largo della Libia, sono stati intercettati in mare ieri sera e riportati a Tripoli dalla Guardia costiera libica. "Circa 95 persone sono state intercettate/soccorse in mare e riportate a Tripoli questa notte dalla Guardia costiera libica". Lo scrive su Twitter l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in Libia precisando che "Unhcr e Irc stanno attualmente fornendo loro coperte, acqua e assistenza medica".

Oltre 700 migranti sono stati riportati in Libia negli ultimi giorni, "solo per finire in detenzione arbitraria" afferma Tarik Argaz, portavoce dell'Unhcr in Libia. Le Ong avevano chiesto l'intervento di mercantili che erano stati inviati sul posto. Davanti al Paese africano ieri è avvenuto l'ennesimo naufragio con 11 corpi recuperati e 12 migranti tratti in salvo. "E' necessario - aggiunge - fornire urgentemente più vie legali per uscire dalla Libia per evitare che accadano tragici incidenti in mare e per frenare il traffico di esseri umani".

I militari della Guardia di finanza hanno intercettato la scorsa notte, nelle acque a dieci miglia al largo di Vieste (Foggia), una barca a vela battente bandiera bulgara con a bordo 35 migranti, tra cui nove donne e 12 bambini, tutti afghani. I migranti stanno tutti bene e sono stati ospitati in alcune strutture del porto di Vieste. Sull'imbarcazione, già intercettata nelle acque di Vieste a settembre 2020, c'erano due presunti scafisti, entrambi ucraini, di 35 e 41 anni. La loro posizione è a vaglio degli investigatori.

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