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Duplice omicidio a Dolianova dei fratelli allevatori calabresi Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, gli assassini scelgono di essere processati con il rito abbreviato.

Cagliari, 1 Magg 2021 - Joselito Marras, 53enne, arrestato assieme al figlio 28enne Michael, perché accusati di duplice omicidio volontario, hanno scelto la via del rito abbreviato. Si è chiusa in questo modo, l’udienza preliminare, che si è svolta presso il Tribunale di Cagliari, altro ieri, davanti al giudice, Giorgio Alteri, per l’uccisione degli allevatori calabresi Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, uccisi nelle campagne di Dolianova il 9 febbraio dello scorso anno.

Gli allevatori furono trovati dopo un mese di ricerche e dopo l’arresto e la confessione di Joselito Marras, arrestato assieme al figlio. Entrambi sono accusati di aver ucciso i due fratelli e di aver gettato loro corpi dei calabresi nella macchia mediterranea dove vi pascolavano famelici cinghiali.

Il movente del delitto, secondo il pubblico ministero Gaetano Porcu, che ha condotto le indagini, sarebbe da cercare nelle liti continue per questioni di pascolo e nella tensione che, nel tempo, si era accumulata tra le due famiglie, che ormai si odiavano.

Gli imputati, difesi abilmente dagli avvocati Maria Grazia Monni, Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu, hanno dunque chiesto e ottenuto di essere processati con l’abbreviato.

Nel contempo sono state respinte le richieste d’aggravamento dell’imputazione presentata dai legali delle vittime, Salvatore Sorbilli e Gianfranco Piscitelli, che assistono la famiglia arrivata dalla Calabria e che si è costituita parte civile.

Allo stesso tempo è stata autorizzata la costituzione anche dell’associazione Penelope, che per un mese aveva cercato i due fratelli scomparsi. Sarà rappresentata dall’avvocato Antonello Spada.

Le parti civili infatti, hanno insistito per avere la nuova imputazione e passare all’omicidio aggravato, così da impedire il rito abbreviato e spalancare le porte della Corte d’Assise che avrebbe, in caso di condanna, potuto infliggere l’ergastolo. Ma nel tempo, le indagini, in realtà, non hanno dimostrato né la premeditazione né i futili motivi.

Infine hanno avuto il rito abbreviato anche Stefano Mura, 43 anni di Dolianova, accusato di favoreggiamento nel delitto e assistito dagli avvocati Gianfranco Trullu e Doriana Perra.

Quindi, è terminata a favore della difesa di padre e figlio, la tesissima udienza preliminare, a cui ha preso parte il più giovane degli imputati e poi, il giudice ha fissato il processo per il 15 giugno, direttamente con la requisitoria del Pubblico Ministero.

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