Olbia, 23 Apr 2023 - I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia, nel corso dell’ordinario servizio volto alla repressione dei traffici illeciti presso lo scalo portuale cittadino di isola bianca, hanno controllato un viaggiatore sospetto sbarcato alla guida di un’utilitaria dal traghetto proveniente da Civitavecchia. Durante le operazioni l’attenzione dei finanzieri è stata richiamata da una persona apparsa preoccupata dalla presenza delle unità cinofile. Per tale motivo l’autovettura è stata selezionata per essere sottoposta al controllo dai cani Betty e Holiver.
Dopo accurata perquisizione i finanzieri hanno rinvenuto tre distinte confezioni occultate all’interno dei pannelli del cruscotto e contenenti diverse decine di migliaia di euro divise in fascette. Il viaggiatore, C.G., di 52 anni, siciliano, disoccupato, non è stato in grado di fornire adeguate motivazioni circa il possesso e le ragioni del trasporto del denaro contante. E per questo motivo è stato accompagnato presso la caserma di Via Salgari per i successivi approfondimenti.
L’analisi delle banche dati ha poi consentito di accertare che l’uomo è un pregiudicato gravato da numerosissimi precedenti di polizia, oggetto negli anni di diverse misure di prevenzione tra le quali la sorveglianza speciale con obbligo di dimora e di soggiorno previsti dal codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Infatti, i soggetti appartenenti a tale categoria, sono tenuti a speciali obblighi di comunicazione anche in relazione alle variazioni patrimoniali particolarmente rilevanti poiché la normativa antimafia è finalizzata altresì al monitoraggio dei patrimoni dei soggetti ritenuti pericolosi.
Quindi, visto che l’uomo non risulta aver adempiuto a tali obblighi, sentito l’ufficio del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania, dr. Gregorio Capasso, si è proceduto al sequestro di 55.460 euro in contanti e alla denuncia dell’uomo per omessa comunicazione di variazioni del patrimonio, previsto, reato che prevede una pena della reclusione da due a sei anni oltre alla multa da 10 a 20 mila euro e alla confisca dei valori.
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