Tortolì (Nu), 13 Mar 2021 - Lo spietato pestaggio di Maurizio Cheri, di 43 anni, di Tortolì, è nato da banalissima discussione tra utenti della strada. Infatti, nel pomeriggio del 25 novembre scorso, Cheri stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la via Cavallotti di Tortolì quando un’auto con a bordo due giovani, procedendo ad elevata velocità e non rispettando la segnaletica stradale, lo avrebbe certamente investito se la vittima non ne avesse udito il forte rumore del motore e non avesse avuto prontezza di riflessi nel lanciarsi a bordo strada. Ma dopo le sue vigorose rimostranze i due giovani è stato prima buttato giù dal velocipede e poi tramortito con feroce scarica di colpi al viso.
Ora, i due aggressori di 26 anni, ogliastrini, dovranno rispondere del reato di lesioni gravissime cagionate per futili motivi e di omissione di soccorso, a seguito delle misure cautelari emesse dal GIP del tribunale di Lanusei.
Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti in aiuto del Cheri, rinvenuto in una pozza di sangue, i Carabinieri del Comando Stazione di Tortolì, i quali, con sensibilità e capacità investigativa, hanno dato il proprio conforto alla vittima e nel contempo hanno raccolto le prime fondamentali informazioni per avviare le indagini, prima che venisse condotta d’urgenza all’Ospedale di Lanusei dove rimarrà immobilizzato da lunga degenza.
Nel frattempo, il ferito veniva sottoposto a vari interventi chirurgici al volto, la solerte attività di indagine dei Carabinieri di Tortolì, coordinati dal Pubblico Ministero Dottoressa Giovanna Pina Morra, ha ricostruito meticolosamente la dinamica degli eventi con raccolta di informazioni e mediante l’acquisizione di numerosi video catturati dagli occhi meccanici delle telecamere di sorveglianza della zona, confermando così la responsabilità dei due giovani offensori.
«Un gesto intollerabile… », scriveva in una nota ufficiale il Sindaco di Tortolì, Massimo Cannas, «… scaturito da futili motivi e totalmente estraneo alla cultura della nostra comunità. Mai rinunciare alle regole del rispetto e del confronto soprattutto in un momento storico come questo, già particolarmente teso. Al nostro concittadino, Maurizio Cheri, esprimiamo piena solidarietà e vicinanza con un grande augurio di pronta ripresa. Certi che…», concludeva Cannas poco più di tre mesi fa «… la giustizia faccia il suo corso».
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