Press "Enter" to skip to content

Coronavirus, Esercito in campo: piano vaccini e nuovi divieti le mosse del governo per frenare la terza ondata.

Roma, 9 Mar 2021 - Frenare la crescita dei contagi e accelerare sul piano vaccini. Il governo valuta possibili modifiche al Dpcm in vigore per contrastare la terza ondata dell'epidemia. Questa mattina alle 9 una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico per fare il punto della situazione e valutare eventuali nuove misure restrittive in seguito all'aumento dei contagi legato alla diffusione delle varianti di Coronavirus L'ipotesi di ulteriori misure rigide, come per esempio quello di confinamento nel fine settimana e in tutte le aree dove i contagi settimanali sono superiori ai 250 per 100mila abitanti che diventano zona rossa, e la chiusura dei negozi nei Comuni dove vengono chiuse le scuole, potrebbe portare - sottolineano anche fonti parlamentari della maggioranza - ad un provvedimento prima del prossimo fine settimana, ma al momento non c'è ancora alcuna decisione in merito.

Il Cts invoca misure più stringenti, in linea con quanto ripete il responsabile della Salute, Speranza. I criteri dovrebbero essere stabiliti a livello nazionale, ma si aspetteranno i dati dei prossimi giorni. Sui nuovi parametri ci sarà un lavoro di coordinamento anche con le Regioni, intanto il presidente del Consiglio accelera sul piano dei vaccini. Il tema dell'organizzazione della distribuzione dei vaccini è stato discusso ieri dal premier Draghi, dai ministri Speranza e Gelmini, dal Commissario straordinario per l'emergenza Figliuolo e dal capo della Protezione Civile Curcio. Prima dell'incontro con il presidente del Consiglio si era tenuto un vertice durato circa un'ora e mezza.

Tra i punti principali c'è l'organizzazione della logistica, coinvolgendo anche le Poste, rappresentate al tavolo di Palazzo Chigi dall'Amministratore Delegato Matteo Del Fante. Poi c'è l'aspetto dell'approvvigionamento: il premier, che nei prossimi giorni potrebbe sentire il presidente americano Joe Biden e parlare anche di vaccini, ha spinto in Europa per il blocco all'export delle aziende inadempienti e sarebbe pronto ad aprire alla somministrazione di dosi di tutti i vaccini validati dall'Ema, incluso Sputnik. Ma l'aspetto su cui il presidente del Consiglio sceglie di soffermarsi è quello del coordinamento del piano su base nazionale e dei criteri per la somministrazione. L'accelerazione, che deriva anche da scelte come quella di autorizzare Astrazeneca per gli over 65, porterà a un "deciso potenziamento" delle dosi nelle prossime settimane: "Si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio", spiega. E fa un appello a non provare a saltare la fila: "Aspettare il proprio turno - dice - è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli".

Draghi interviene con un messaggio video alla conferenza "Verso una Strategia nazionale sulla parità di genere", in occasione della festa della donna. Ma parte dal contesto della pandemia, che vede in questi giorni peggiorare l'emergenza anche se "mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati" ancora in questa condizione, annota. "Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più", dichiara. Draghi non rinuncia a mandare un "segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi". Ringrazia cittadini, famiglie, insegnanti, operatori sanitari e forze armate. Quanto al governo, afferma: "Questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo. Siamo solo all'inizio".

L'appello alle forze politiche è non dividersi, mentre bisogna "permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta", dichiara. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide", è il suo programma.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.