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Coronavirus, Rt Italia a 0,99: peggiora livello rischio, alto in 5 Regioni.

Roma, 26 Feb 2021 - È stabile l'indice Rt in Italia a 0,99, stesso dato della scorsa settimana. E' quanto sarebbe emerso dalla riunione di oggi della Cabina di Regia. Il range stimato è 0,93-1,03, con il margine superiore che rimane dunque superiore a 1, come sette giorni fa. Si osserva però una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (145,16 per 100.000 abitanti(15/02/2021-21/02/2021) contro 135,46 per 100.000 abitant (08/02/2021-14/02/2021). L'incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questi i dati relativi alla settimana 15-21 febbraio (aggiornati al 24 febbraio).

"L'epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza nazionale". Si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio. "Alla luce dell'aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell'incidenza su tutto il territorio italiano - si sottolinea nel rapporto - sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari".

L'indicazione è dunque quella di limitare il più possibile ogni contatto al di fuori della propria abitazione: "Fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". È quanto sottolineato nella bozza di monitoraggio Iss-ministero della Salute.

 Continua anche ad aumentare il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (31.378 contro 29.196 la settimana precedente) e scende lievemente la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (29,4% vs 29,8%). Aumenta, inoltre, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (36,1% vs 33,7% la settimana precedente).

Dalla Cabina di Regia ministero della Salute-Iss, riunita oggi, sarebbe emersa l'indicazione di spostare in fascia arancione Lombardia, Piemonte e Marche. Ci sarebbero anche delle Regioni in rosso: la Basilicata, stando ai dati, e il Molise che ne ha fatto richiesta. Si tratta ancora di indicazioni preliminari: la parola finale come sempre al ministro Speranza che in giornata dovrebbe emettere le relative ordinanze. Sono 15 le Regioni/PPAA con un rischio alto o moderato" si legge nella bozza del report. In particolare, cinque Regioni (Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) hanno un livello di rischio alto. Sono 10 (vs 12 la settimana precedente) le Regioni con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e sei (vs otto la settimana precedente) con rischio basso.

Boom dell'incidenza settimanale dei casi Covid sulla popolazione nelle Province autonome di Trento e Bolzano, dove si supera la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti. Il valore più elevato dell'incidenza settimanale è nella Provincia Autonoma di Bolzano con 539,01 casi per 100.000 abitanti, seguito dalla Provincia Autonoma di Trento con 309,12 per 100.000 abitanti. Quattro regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Molise e Umbria) hanno una incidenza maggiore di 200 casi per 100,000 abitanti.

L'età media dei casi di Covid diagnosticati è diminuita a 44 anni, evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale.

Aumenta il numero delle regioni e delle province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva sopra la soglia critica: 8 contro le 5 della settimana precedente. In alcune regioni il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza "impongono comunque misure restrittive". Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto ma sotto la soglia critica (24%). Aumentano i ricoveri in terapia da 2.074 (16/02/2021) a 2.146(23/02/2021), stabile l'area medica.

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