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Crisi di Governo, Grillo insiste sulla “transizione ecologica” ed arriva il via il voto degli iscritti M5S su Rousseau.

Roma, 10 Feb 2021 - Dopo la giornata di ieri, conclusasi con il rinvio del voto sulla piattaforma Rousseau, chiesto da Beppe Grillo, il premier incaricato Mario Draghi incontra oggi, dalle 10.30 a Montecitorio, enti locali e forze sociali per capire da chi è sul campo le emergenze del paese piegato da un anno di pandemia. Un giro di consultazioni che dovrebbe aiutare Draghi a completare il quadro programmatico e che si chiuderà con l'associazione dello spettacolo (Agis) e la delegazione del Forum Terzo Settore.

Il rebus odierno è il voto degli iscritti 5S. Sull'opportunità o meno di votare e sulla possibilità di ottenere prima della consultazione qualche segnale supplementare da Mario Draghi sulle scelte programmatiche e gli equilibri politici che immagina per il suo governo, si è consumato uno scontro interno al M5s che, per ora, ha prodotto il rinvio della procedura di voto. Il presidente incaricato non rilascerà questa sera dichiarazioni. Ma l'annuncio della presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, al termine dell'incontro della delegazione degli ambientalisti con il premier incaricato, "La buona notizia è che ci sarà un ministero della transizione ecologica". Lo ha detto la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, al termine dell'incontro della delegazione degli ambientalisti con il premier incaricato Mario Draghi.

“È stata un'occasione di incontro che non era né dovuta e né scontata, anzi introduce un metodo innovativo perché poche volte sia successo he un premier chieda un confronto con le rappresentanze degli Enti locali, per noi è importante". Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, al termine delle consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi. "Abbiamo chiesto un incontro urgente come conferenza delle Regioni e delle province autonome perché non eravamo riusciti ad incontrare il premier Giuseppe Conte. Serve la più concertata e condivisa collaborazione", anche perché "nessun governo senza la compartecipazione degli enti locali può riuscire a mettere a terra in pochi anni oltre 200 miliardi di euro".

"Abbiamo ringraziato a nome degli ottomila sindaci italiani" il professor Mario Draghi "per questo incontro dalla valenza forte dal punto di vista simbolico e sostanziale" che è un "riconoscimento del ruolo di sentinelle del territorio che svolgono i sindaci", "abbiamo voluto dare spunti per traghettare il Paese verso la ripresa", il "futuro del Paese non può fare a meno della capacità di mediazione dei sindaci" e abbiamo presentato "il piano Città Italia in dieci punti" e offerto la "nostra collaborazione per il piano di vaccinazione". Lo ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro dopo le consultazioni.

“Abbiamo manifestato al presidente Draghi oggi e domani il nostro sostegno per la ripresa. Le banche sono impegnate e preoccupate per i rischi conseguenti alla pandemia per le imprese e conseguentemente le banche stesse”. Così il presidente Abi Antonio Patuelli al termine delle consultazioni con Draghi. “I provvedimenti di questo anno a sostegno dell’economia produttiva abbiamo chiesto che non vengano interrotti anzitempo, che abbiano una durata più lunga della pandemia e quando sarà finalmente conclusa che vengano ridotti gradualmente senza immediatezza - aggiunge - senza integralismi e automatismi perché occorre dare tempo alle imprese in una situazione di ritrovata normalità per riprendere a lavorare in maniera ordinaria e riprendere a pagare con gradualità, senza strattonamenti, i debiti contratti nella pandemia e per cui hanno chiesto le moratorie”. Draghi, ha aggiunto, “è molto consapevole della situazione e dei rischi dei crediti deterioranti, è un problema e per guardare in avanti”.

"Il contributo che gli assicuratori possono dare poggia su due pilastri della nostra industria: la protezione dei cittadini e delle imprese laddove il governo non arriva, in una partnership tra pubblico e privato e l'altro con gli investimenti di medio e lungo termine che sono la caratteristica dell'investimento nel mondo delle assicurazioni". Lo ha detto la presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato. "Questi due grossi temi, importanti per la ripresa e la resilienza del Paese, dovranno essere accompagnati, soprattutto gli investimenti, dalle riforme necessarie per renderli utili all'interno delle nostre gestioni".

"Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all'azione" di Draghi e "la viva speranza che il consenso sia ampio e solido. C'è davvero molto da fare e bisogna farlo presto e bene. Confindustria non intende alimentare in alcun modo indiscrezioni su che cosa il presidente Draghi intenda fare, non solo per l'assoluto rispetto che portiamo al presidente incaricato ma perché siamo convinti che il programma del presidente dovrà essere reso pubblico quando sarà lui ad illustrarlo al Parlamento". Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente Confindustria, dopo l'incontro con il presidente incaricato.

Apprezzamento per "Draghi che ha preso appunti e ha chiesto di raccontargli progetti e idee. Tutti gli altri temi li conosce benissimo" ha detto il presidente di Confapi, Maurizio Casasco, al termine dell'incontro. Secondo Casasco occorre coniugare salute e sviluppo economico, in modo da dare fiducia alle imprese e al Paese. Seconda proposta avanzata da Casasco è un sistema di formazione di manager e proprietari di Pmi, in modo che le conoscenze possano poi essere declinate alla forza lavoro; in assenza di formazione, si rischia che i finanziamenti a pioggia sulla digitalizzazione non producano i risultati attesi. Infine, Casasco ha proposto di seguire l'esempio francese di utilizzare le start up come centri di R&S delle Pmi.

"A trainare la transizione ecologica del Paese deve essere l'agroalimentare, unico settore cresciuto all'estero nel 2020 registrando 45 miliardi di prodotti Made inItaly sulle tavole di tutto il mondo, nonostante le difficoltà della pandemia". Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, all'incontro con Mario Draghi. "L'Italia - ha ricordato Prandini - è leader in Europa per valore aggiunto, sostenibilità e qualità e con la crisi la filiera del cibo è diventata la prima ricchezza del Paese con un valore di oltre 538 miliardi, garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro grazie all'attività, tra gli altri, di 740 mila aziende agricole, 70 mila industrie alimentari, 330 mila realtà della ristorazione e 230 mila punti vendita al dettaglio".

"Rischiano la chiusura oltre 300 mila imprese. Quindi ancora ristori tempestivi e adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali. Una rapida campagna di vaccini per ripartire in sicurezza". Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, dopo l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi. "Gli imprenditori - ha aggiunto Sangalli - non aspettano che ripartire. Occorre un deciso cambio di passo e massima tempestività per contrastare l'emergenza e aggirare le crescenti tensioni sociali".

I sindacati hanno espresso a Mario Draghi "tutta la disponibilità attraverso un rapporto concertativo, di dare un contributo al nuovo Governo", indica la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dopo aver partecipato con Cgil e Uil alle consultazioni Mario Draghi - indica Furlan - si è mostrato "assolutamente interessato all'ascolto delle priorità che abbiamo proposto" e sul fatto che "l'ascolto, il lavorare insieme sia, la straordinaria possibilità che possiamo offrire a questo Paese". Poi a proposito delle priorità da affrontare: "Ci sono alcuni temi emergenziali. Sul tema del lavoro - ha sottolineato ci sono centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto donne e giovani, e abbiamo chiesto che la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid sia assolutamente confermata, con il sostegno alle imprese. Non deve essere sine die ma ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare finalmente le politiche attive".

“Noi abbiamo proposto le stesse cose proposte ai governo precedenti, chiediamo di essere coinvolti su Fisco, lavoro, sanità. Con i fondi del Recovery bisogna cambiare il Paese, non tornare a come eravamo prima”. Così il leader della Cgil Maurizio Landini, nelle dichiarazioni al termine delle consultazioni con il premier incaricato.

Concertazione, condivisione" e "coesione sociale". Solo le parole chiave che il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha sottolineato a Montecitorio dopo le consultazioni con Draghi. La Uil ha poi chiesto "la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid" e di affrontare quella "vergogna nazionale" che è l'evasione fiscale.

Con il rinvio del voto sulla piattaforma dei pentastellati è tutt'altro che chiaro il quadro delle forze politiche pronte a sostenere l'esecutivo guidato dall'ex presidente della Bce. Se Lega e Fi infatti sono decise a sostenere comunque il futuro esecutivo, tentennamenti del M5s o addirittura ripensamenti complicherebbero i piani di Pd e Leu. Sulla strada dell'ex presidente della Bce, finora l'unico stop ufficiale è di Fratelli d'Italia: "Ha detto no alla flat tax, mi spiace", dice Giorgia Meloni. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini invece conferma piena apertura, anche sul fisco: "Non aumenta le tasse. Chiediamo la pace fiscale". Svolta della Lega anche al Parlamento europeo con il sì al Recovery. Credito senza condizioni da parte di Silvio Berlusconi. E anche il Pd non pone veti: 'La Lega?Il perimetro del governo lo decide Draghi', dice il segretario Nicola Zingaretti.

A questo punto resta da capire il timing del presidente incaricato atteso al Colle per sciogliere la riserva. Se infatti era ipotizzabile che Draghi aspettasse domani alle 13 l'esito del referendum degli iscritti M5s prima di salire al Quirinale, ora tutto sembra più incerto. La conferma che il voto su Rousseau è rinviato arriva stamattina da Vito Crimi con un post sul Blog delle Stelle nel quale afferma che "il voto è temporaneamente sospeso" e che i nuovi orari di inizio e termine votazione saranno resi noti più avanti.

"Un super ministero per la transizione ecologica lo hanno Francia, Spagna, Svizzera, Costarica e altri paesi. Presto lo dovranno avere tutti. Non lo dico io. Ce lo gridano la natura, l'economia, la società". Così Beppe Grillo in un tweet".

Intanto, sarà "quasi certamente" avviata stasera la consultazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle per valutare l'adesione al governo Draghi. Secondo quanto riferisce una fonte di primo piano del Movimento, per non interferire con le procedure costituzionali (le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato si concludono nel tardo pomeriggio di oggi) il voto sulla piattaforma Rousseau non durerà 24 ore e si dovrebbe concludere entro il pomeriggio di domani, giovedì.

Sull'opportunità o meno di votare e sulla possibilità di ottenere prima della consultazione qualche segnale supplementare da Mario Draghi sulle scelte programmatiche e gli equilibri politici che immagina per il suo governo, si è consumato uno scontro interno al M5s che, per ora, ha prodotto solo il rinvio della procedura di voto.

"Se fossi iscritto a Rousseau voterei si perché ci sono tali urgenze che comunque è bene che ci sia un governo" ha detto il premier uscente, Giuseppe Conte, intercettato dai cronisti nei pressi di Palazzo Chigi. Io presidente del M5S? "Non ambisco a incarichi personali e formali, l'importante è avere una traiettoria politica da offrire agli elettori".

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