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Allevatore e suo collaboratore di Guspini deferiti in stato di libertà dai carabinieri della Stazione del paese per coltivazione finalizzata alla commercializzazione di sostanze stupefacenti.

Guspini (Su), 6 Feb 2021 - Ieri a Guspini, a seguito di un controllo amministrativo finalizzato ad accertare la regolare coltivazione di Cannabis sativa presso un’azienda agricola, i carabinieri della Stazione del paese hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per coltivazione finalizzata alla commercializzazione di sostanze stupefacenti, un 57enne e un 32enne del luogo, il primo allevatore ed il secondo coadiuvante agricolo, entrambi con precedenti penali.

I militari hanno accertato che nonostante la documentazione esibita attestasse che la coltivazione delle piante fosse stata eseguita secondo le prescrizioni della l. 242/2016, con tanto di regolari autorizzazioni, la condotta dei due uomini in ordine alla lavorazione delle piante estirpate, finalizzata alla successiva commercializzazione, integrava invece il reato di cui sono stati accusati.

Nello specifico, nei locali dell’azienda, sono stati individuati strani residui di lavorazione, mentre all’interno della cantina ubicata presso la loro abitazione, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 39 involucri di cartone e cellophane, contenenti circa 130 chilogrammi d’infiorescenze di Canapa Sativa, che una volta analizzati dal laboratorio di chimica dei carabinieri del Ris di Cagliari, ha evidenziato un tenore di THC (Tetraidrocannabinolo) compreso tra lo 0,35 e lo 0,5%, percentuale questa, nettamente superiore a quella consentita.

Canapa tessile e Canapa Indiana, entrambe appartenenti al Genus della Canapa sativa, sono perfettamente uguali nella morfologia, si differenziano per il principio attivo stupefacente che presente nelle infiorescenze. Così, farsi autorizzare una coltivazione lecita e poi infilare un po’ di piante illecite tra quelle regolari è un’operazione facile da compiere e difficile da verificare per eventuali investigatori.

Il supporto tecnico dei militari del Ris è stato ancora una volta fondamentale per venire a capo del sotterfugio.

Ulteriori controlli verranno prossimamente eseguiti in tutto il medio Campidano.

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