Cagliari, 4 Feb 2021 - A distanza di pochi giorni dal primo caso, gli investigatori della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile, hanno effettuato un altro arresto di un 22enne della Repubblica di Guinea, perché trovato anch’esso in possesso di un passaporto falsificato.
Stesso modus operandi: l’extracomunitario si è presentato ieri mattina presso gli sportelli dell’Ufficio per l’Immigrazione e per gli Stranieri, per presentare l’istanza di conversione del permesso di soggiorno da motivi umanitari a lavoro subordinato, iter che comprende da parte del cittadino straniero – richiedente – anche l’esibizione di un documento di identità valido.
L’uomo ha esibito all’operatore dell’Ufficio Immigrazione della Questura, incaricato di istruire la pratica, un passaporto della Repubblica di Guinea, riportante la data di emissione risalente a circa cinque anni fa. Il poliziotto, però, ha subito dubitato sulla sua autenticità, accorgendosi della presenza di alcune anomalie, visibili a colpo di un occhio esperto.
Come accaduto nel primo caso, in cui le anomalie erano passate al vaglio degli specialisti della Sezione Falso Documentale della Polizia Scientifica, il documento non era del tipo biometrico e mostrava una differenza tra la perforazione delle prime pagine interne e le rimanenti; inoltre, non erano presenti gli elementi di sicurezza visibili alla luce ultravioletta e non presentava la pellicola con degli ologrammi visibili tramite raggi UV.
Quindi per queste alterazioni, è stata effettuata un’approfondita analisi anche da parte degli esperti della Polizia di Frontiera di Cagliari, che ha consentito agli investigatori della Squadra Mobile di accertare il possesso del documento falso valido per l’espatrio, procedendo per questo all’arresto del giovane.
Mentre nella mattina di oggi lo straniero sarà presentato all’udienza direttissima, prosegue incessante il lavoro dei poliziotti per gli accertamenti sull’attività di falsificazione e l’individuazione di ulteriori soggetti coinvolti.
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