Cagliari, 29 Gen 2021 - Importante risultato durante un servizio antidroga, raggiunto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari a seguito dei numerosi e costanti controlli del territorio, che in questo periodo sono stati ulteriormente rafforzati con l’impiego di numerose pattuglie sia in uniforme che in abiti civili. E, infatti, durante la continua vigilanza sulle arterie stradali, è stato possibile per il personale di una pattuglia in abiti “borghesi” di notare transitare, lungo la Strada Statale 128 direzione Barrali, un’autovettura che, a velocità sostenuta, ha imboccato una strada di penetrazione agraria di Comune.
La condotta tenuta dagli occupanti della vettura, un’Alfa Romeo 147 di colore nero, ha destato sospetto nei militari che hanno deciso di fermarli e procedere ad un loro controllo. Subito dopo le persona dentro l’auto hanno mostrato segni di palese nervosismo, sottolineando di risiedere uno nel Comune di Sedilo e l’altro nel Comune di Macomer. E proprio in ragione di ciò, avuto riguardo anche alle normative vigenti in materia di Covid palesemente violate e per questo motivo non hanno fornito una valida giustificazione circa la loro presenza sul posto, sono stati compiuti più approfonditi accertamenti che hanno permesso di riscontrare a carico di entrambi precedenti specifici in materia di stupefacenti. Inoltre uno risultava sottoposto all’obbligo di presentazione quotidiana presso le Stazione dei carabinieri, e l’altro era destinatario di un avviso orale.
Quindi il personale dell’Arma, constatata la fuoriuscita dal mezzo di un forte odore di Marijuana, hanno eseguito la perquisizione della vettura dove poi hanno rinvenuto, nel cofano, due enormi sacchi di Marijuana, suddivisi ulteriormente in altre confezioni da 1 kg e da 500 grammi, per un peso complessivo di 10 chilogrammi (valore al dettaglio ammontante a 80.000 euro).
Subito dopo i due sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ultimate le formalità di rito in caserma sono stati accompagnati e rinchiusi presso la casa circondariale di Ca-Uta su disposizione dell’A.G.
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