Cagliari, 15 Gen 2021 - Un 80enne aveva osservato miracolosamente sparire alcune banconote che di volta in volta aveva infilato nel proprio portafoglio, alimentato periodicamente dai prelievi sul postamat e da un’accettabile pensione. Inizialmente il pensionato non aveva fatto caso, come spesso succede, ma poi facendo mente locale, ricordando quanto avesse messo da parte, ha notando come in assenza di spese, il contante continuava a diminuire e perciò aveva cominciato a preoccuparsi.
Quindi l’anziano, non riuscendo a scoprire chi gli sottraeva il denaro si è rivolto ai carabinieri e questi, raccoglievano la sua denuncia querela e poi l’hanno trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Così, qualche tempo dopo, col consenso dell’uomo e della magistratura inquirente, una piccola telecamera era stata fissata alla cornice dello specchio della camera da letto, di fronte al cassetto dove solitamente l’anziano custodiva il proprio portafoglio. Normalmente non si fanno intercettazioni in camera da letto, per ovvie ragioni, trattandosi del luogo della massima intimità ma, dal momento che la vittima delle sottrazioni non aveva problemi a consentirlo, si è proceduto in tal modo.
Quindi dopo una breve attesa è caduta nella trappola dei militari la badante. Infatti, la donna, dopo aver effettuato l’ennesima sottrazione, non sospettando nulla, si era anzi fermata davanti allo specchio per la banale civetteria di riavviarsi i capelli, facendosi riprendere per bene in pieno volto dalla spia elettronica collocata dai militari.
La badante oltre alla nuova denuncia per furto, ha anche procedimento penale per furto aggravato e continuato, innescato dall’informativa dei carabinieri di Muravera che in breve tempo, in collaborazione coi colleghi in borghese di San Vito, hanno risolto il problema.
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