Arrestato a Quartucciu dai carabinieri della compagnia di Quartu S.E. un senegalese per violenza sessuale nei confronti della ex convivente.

Quartu Sant’Elena (Ca), 31 Dic 2020 - La triste vicenda si è consumata nell’abitazione di S.B., 38enne senegalese, magazziniere, con regolare permesso di soggiorno, residente da diversi anni nell’isola.

Ieri pomeriggio l’ex convivente di S.B., di 38 anni, del Senegal, magazziniere con regolare permesso di soggiorno e residente da diversi anni nell’Isola, una 36enne cagliaritana con la quale aveva avuto due bambini, con un pretesto sarebbe stata attirata a casa dell’uomo. Sullo sfondo, probabilmente, il sospetto di una nuova relazione avviata dalla donna che avrebbe spinto l’ex compagno a chiedere un incontro chiarificatore. Ma una volta in casa per la vittima sarebbe iniziato l’incubo. Infatti, l’uomo avrebbe proposto all’ex compagna di avere un rapporto sessuale, ma pur ottenendo un netto rifiuto sarebbe passato alle vie di fatto costringendo la donna a sottostare alle sue richieste sessuali.

In seguito, la giovane mamma, durante la violenza ha avuto una forte crisi respiratoria tant’è che è stato subito richiesto dal violentatore l’intervento dei sanitari del 118. Una volta giunto sul posto il personale medico dell’ambulanza ha subito prestato soccorso alla donna e trasportata al Policlinico Universitario di Monserrato, dove poi la 36enne ha riferito ai sanitari dell’avvenuta violenza sessuale e da qui partiva la segnalazione alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Quartu Sant’Elena che ha poi immediatamente inviato un equipaggio della Sezione Radiomobile.

Subito dopo aver sentito la testimonianza della poveretta sono partite le indagini dei carabinieri, avviate a seguito della denuncia sporta dalla vittima e che hanno consentito ai militari di rintracciare immediatamente l’ex convivente e raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che a tarda notte è stato dichiarato in arresto per violenza sessuale aggravata e condotto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la casa circondariale di Uta, in attesa di essere interrogato dal Gip per la convalida del provvedimento. La vittima, invece, è stata dimessa nel corso della notte.