Samassi (SU), 21 Dic 2020 - Nelle prime ore di questa mattina, a Samassi, i carabinieri della Stazione del paese, a seguito di un controllo unitamente a personale veterinario della Ats di Sanluri, hanno deferito in stato di libertà per ricettazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari un 48enne allevatore del posto.
Dalle verifiche svolte sulle marcature auricolari e sui microchips contenuti nello stomaco degli animali, trovati nella disponibilità dell’uomo, all’interno di un ovile, sono stati individuati 16 capi ovini rubati a un 79enne allevatore di Siurgus Donigala che aveva denunciato il furto ai militari della Stazione dei carabinieri di Pirri il 29 ottobre 2020.
Pur non sussistendo la prova che l’autore del furto sia colui che è stato trovato in possesso di parte della refurtiva, si deve quantomeno considerare che egli possa averla acquistata da quest’ultimo. La ricettazione, fra l’altro è reato più grave del furto e prevede pene più alte. E dal momento che l’uomo si è guardato bene dal riferire da chi egli abbia acquistato quei sedici capi di bestiame e che, se anche li avesse trovati smarriti per la campagna, era comunque in grado di risalirne al proprietario, non vi sono dubbi sul dolo che ne ha accompagnato il possesso.
Ed ora, forse, potrebbe alleggerire la propria posizione soltanto affermando di essere stato lui a compiere la sottrazione. Dopo un’involontaria transumanza nel medio campidano, le pecorelle smarrite sono intanto rientrate all’ovile, come il loro proprietario ormai disperava potesse avvenire.
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