Oristano, 16 Dic 2020 – Il personale della Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Oristano il 9 dicembre scorso, ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una persona, già destinatario dal mese di maggio di quest’anno della misura cautelare personale dell’interdizione dall’esercizio dell’attività di autodemolitore e di tutte quelle ad essa connesse.
L’uomo venne raggiunto da quest’ultimo provvedimento per il reato di traffico illecito di rifiuti accertato dagli investigatori di quest’ufficio sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari Dott. Guido Pani. In particolare l’indagine ha consentito di scoprire un’attività totalmente abusiva di autodemolizione con conseguente produzione di una corposa quantità di rifiuti di diverse tipologie (tra cui rifiuti speciali e pericolosi come oli esausti, batterie, acidi, gas airbag etc..). I veicoli demoliti venivano, dal medesimo indagato e inoltre radiati con modalità altrettanto illegali e penalmente rilevanti. Quest’ultima attività è avvenuta mediante il confezionamento di un falso certificato di rottamazione su cui è stato apposto un timbro univocamente riferibile (in ragione di un codice in esso stampigliato) ad un altro soggetto legittimamente autorizzato non residente nella provincia oristanese. L’attività illegale dell’uomo ha permesso di rottamare una quantità notevole di veicoli (circa 1600), materialmente “trattati” nell’ambito di due distinte aree (ubicate nei comuni di Marrubiu e Uras) a tutt’oggi sotto sequestro onde scongiurare la prosecuzione dell’attività illecita. Ma il responsabile nonostante il sequestro di tutte le aree, diede prova di non voler obbedire all’ingiunzione dell’A.G. e continuò nella sua attività abusiva rendendosi destinatario della misura interdittiva di oggi in ragione della quale avrebbe dovuto astenersi dall’attività. Purtroppo però la misura dell’interdizione non è bastata a interrompere l’attività dell’indagato. Per queste ragioni il Gip del Tribunale di Cagliari ha disposto nei suoi confronti un aggravamento del provvedimento, ordinando nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.
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