Cagliari, 10 Dic 2020 – Questa mattina, a conclusione dell’indagine denominata “Acustica”, i carabinieri del Nas di Cagliari, supportati dai colleghi del Comando Provinciale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone, residenti in città, appartenenti al medesimo nucleo familiare, indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni di anziani e del Servizio Sanitario Nazionale, abuso d’ufficio e falso ideologico.
L’attività investigativa, avviata dal personale del Nas del capoluogo sardo, ha consentito d’accertare che il principale indagato – un medico otorinolaringoiatra 70enne di origine nuorese, convenzionato con l’Ats Sardegna e in servizio presso alcuni Poliambulatori del cagliaritano e dell’oristanese – dopo aver falsamente attestato e prescritto ai propri pazienti l’acquisto di protesi acustiche, li indirizzava per il relativo acquisto presso l’azienda gestita dalla moglie 63enne e dal figlio 33enne (rispettivamente nati in provincia di Nuoro e Cagliari).
Nel prosieguo delle indagini, gli investigatori del Nucleo Antisofisticazioni di Cagliari hanno appurato che gli indagati – oltre alle condotte delittuose – hanno ottenuto anche l’indebito rimborso da parte del Sistema Sanitario Nazionale, previa esibizione di false attestazioni rilasciate da soggetti privi dei previsti titoli abilitativi e in assenza dell’autorizzazione regionale alla fornitura di protesi acustiche.
Nell’ambito dell’operazione – coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari, Dott. Nicola Giua Marassi – i militari hanno proceduto inoltre, su specifica delega, al sequestro preventivo per equivalente di beni mobili ed immobili corrispondenti alla somma di 400.000,00 euro pari agli indebiti emolumenti percepiti dagli indagati nel corso dell’attività illecita e al sequestro preventivo della sede operativa dell’impresa e di tutte le relative apparecchiature tecniche presenti.
Le prolungate indagini hanno consentito infine d’acclarare il rodato sistema illecito con cui i predetti, in maniera continuativa dagli inizi del 2017 fino al novembre 2019, raggiravano i propri pazienti allo scopo di far conseguire un ingiusto profitto alla citata azienda, riconducibile di fatto a tutti i membri del sodalizio criminoso.











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