Alghero (SS), 9 Dic 2020 - I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Alghero hanno concluso un’attività di polizia economico finanziaria sui finanziamenti di fondi pubblici comunitari che ha riguardato l’acquisto di un’imbarcazione a vela, del valore di oltre 200 mila euro, da parte di una società con sede nel sassarese. L’attività imprenditoriale, proposta dalla società agli Organi regionali, prevedeva la creazione di un centro polifunzionale per l’organizzazione di corsi professionali di vela, il noleggio e la locazione di imbarcazioni nonché escursioni, con e senza skipper, all’interno dell’Area Marina Protetta Isola dell’Asinara e, infine, l’assunzione di un giovane di età inferiore a 29 anni. In seguito per questo la Società ha ottenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna il rimborso del 50% del costo dell’imbarcazione, ovvero 103.875,00 euro, perché è risultata aggiudicataria di fondi pubblici messi a disposizione per la realizzazione di un progetto volto alla crescita economica del territorio e basato sul rispetto, la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali di cui alla rete "Natura 2000" e, in particolare, del Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) e della Zona di Protezione Speciale (Z.P.S ) dell’Isola dell'Asinara.
L’indagine dei finanzieri ha svelato, però, una realtà totalmente diversa. Infatti è emerso che l’acquisto dell’imbarcazione non era stata innanzitutto realizzata nei tempi e nei modi concordati con la Pubblica Amministrazione in quanto, durante il consistente lasso temporale intercorso tra la data di ammissione al finanziamento e la cessazione definitiva dell’attività commerciale, i responsabili non hanno realizzato in concreto alcuna significativa attività d’impresa ma, soprattutto, non sono state conseguite le finalità previste dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.), con la sostanziale distrazione delle risorse pubbliche rispetto agli obiettivi per il quali il contributo era stato riconosciuto. In pratica, la nuova e moderna barca a vela veniva utilizzata esclusivamente per attività private di tipo turistico-ricreativo e, in numerose circostanze, le fiamme gialle sono riuscite a documentarne finanche la partecipazione a competizioni veliche di carattere sportivo provando, difatti, la mancata realizzazione dell’obiettivo originario, ovvero quello di promuovere lo sviluppo turistico sostenibile delle aree protette e l’incremento dei posti di lavoro previsti. Pertanto, i finanzieri hanno denunciato i due responsabili per il reato di malversazione ai danni dello Stato.
Dagli sviluppi delle indagini, nei confronti della società commerciale che gestiva l’unità da diporto, sono emerse inoltre numerose incongruenze ai fini dell’I.V.A., segnalate all’Agenzia delle Entrate. Sono state riscontrate violazioni amministrative, con sanzioni per oltre 50 mila euro, che hanno già trovato conferma da parte del Tribunale Ordinario di Sassari.
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