Uta (Ca), 18 Nov 2020 - Ieri ad Uta, i carabinieri della Stazione del posto, al termine degli sviluppi investigativi conseguenti alla denuncia-querela presentata da una studentessa di 19 anni, del luogo, incensurata, hanno deferito in stato di libertà per atti persecutori nonché per “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” un 24enne, operaio, anch’egli incensurato.
Il giovane, a seguito dell'interruzione del rapporto sentimentale con la ragazza, aveva posto in essere nei confronti della ragazza condotte persecutorie consistenti in messaggi, telefonate e pedinamenti con cadenza giornaliera, tanto da ingenerare nella vittima una costante sensazione di pericolo e una continua tensione nervosa. Insomma l’uomo le voleva rendere la vita impossibile e ci stava riuscendo.
In seguito, le indagini condotte dagli investigatori dell’Arma locale, hanno consentito infine di verificare come il denunciato avesse pubblicato foto intime della denunciante, risalenti al periodo felice del loro rapporto, attraverso la piattaforma "Instagram". E queste immagini erano state indirizzate ad amici ma, com’è noto, una volta entrare in rete, è impossibile verificarne i percorsi che possono estendersi ad altri social network, ed eliminarne definitivamente i contenuti.
Si tratta dunque di un danno d’immagine permanente dagli imprevedibili risvolti.
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