Roma, 18 Nov 2020 - I parametri usati per la classificazione a zone dell'Italia "sono gli stessi su cui la cabina di regia ha lavorato da maggio a oggi e continuerà a farlo. Sono indicatori a garanzia della tutela della salute di tutti noi, sono oggettivi. Ieri c'è stata una richiesta comprensibile per un confronto su questi indicatori, ma il confronto avviene ogni settimana. Se viene fuori una valutazione scientifica sui parametri bene, ma non posiamo politicizzare i parametri". Lo ha spiegato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia in audizione alla Camera.
Il modello per la 'zonizzazione' dell'Italia "è nato con il decreto di aprile, questa è la 26/esima settimana di utilizzo di quel modello. Non è nato il 3 novembre, ma mesi prima perché la fase di graduale riapertura l'abbiamo gestita con massima cautela nonostante le spinte per riaperture immediate", ha detto Boccia.
Una chiusura nazionale, come nella prima ondata del coronavirus, "oggi non è più riproponibile perché a marzo-aprile non c'era nulla: non c'erano le mascherine, i ventilatori per adeguare le terapie intensive, nulla nel mondo".
Rispetto alla prima ondata "oggi i parametri relativi ai ricoveri in terapia intensiva e ai ricoveri in area ospedaliera non sono da allarme rosso".
“La distribuzione del materiale alle Regioni prosegue senza sosta: a ieri sera, a partire dall'inizio dell'emergenza, sono stati distribuiti quasi 2 miliardi di materiali consumabili, mascherine (1.829.000), guanti, tamponi, test antigenici, sierologici, tute di protezione, visiere. Sono stati distribuiti 897.536 materiali non consumabili, tra termometri, saturimetri, pompe, monitori, aspiratori, elettrocardiografi, umidificatori, ventilatori che sono stati 5.471 per il rafforzamento delle terapie intensive".
"La prossima Conferenza Stato-Regioni, venerdì, la farò dalla sede della Regione Calabria. Ho già informato il presidente Spirlì'". Lo annuncia il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, in audizione di fronte alla commissione parlamentare per le questioni regionali.
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