Cagliari, 15 Nov 2020 – Il personale della Polizia di Stato di Cagliari, su indicazione del Questore, ha intensificato nell’ultimo periodo i controlli presso locali e circoli privati, anche alla luce delle recenti disposizioni emanate per il contenimento della diffusione del virus “Covid-19”, per cercare di tutelare tutti gli esercenti che continuando ad affrontare sacrifici, rispettano le regole, a difesa della salute di tutti.
In particolare, in questi giorni gli agenti della Squadra Amministrativa della Questura cagliaritana insieme ai colleghi del Falchi della Squadra Mobile, hanno fatto irruzione in un circolo privato in via Tonale, zona Is Mirrionis, dove hanno poi fermato all’interno del locale sia l’attività ricreativa che la somministrazione di alimenti e bevande, in totale inottemperanza dell’ultimo DPCM che prevede la sospensione di queste tipologie di attività.
Per tale ragione la presidente del circolo, C.E. di 49 anni, di Quartu Sant’Elena, è stata sanzionata per 5.400 euro. Non solo. I poliziotti della Sezione Amministrativa hanno rinvenuto un apparecchio elettronico da divertimento e intrattenimento irregolare, poi sottoposto a sequestro amministrativo, e pertanto è stata contestata un’ulteriore sanzione amministrativa di 11.000 euro.
Inoltre, i Falchi hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente il banconiere del locale, un pregiudicato di 54 anni, Giancarlo Marceddu, trovandolo subito in possesso di una dose di Marijuana, una di Cocaina e 21 di Hashish, insieme a 330 euro in contanti, nonché ad altri 30 grammi di Hashish e ad altri 1600,00 euro, detenuti presso la sua abitazione.
A seguito di tali riscontri, il Questore di Cagliari ha emesso un provvedimento per la cessazione immediata dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Già la sera precedente a questo accertamento, durante un analogo servizio, gli agenti delle Volanti insieme ai poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, avevano controllato un circolo privato in via San Giovanni. Nonostante le serrande abbassate e la porta chiusa, all’interno dei locali vi era il Presidente del Circolo, un Bengalese, in compagnia di sei avventori, nessuno dei quali tesserato in qualità di socio, che stavano consumando birra.
Al termine degli accertamenti, 4 di loro sono risultati avere a proprio carico numerosi precedenti penali e di polizia. In particolare uno di loro, B.M., di 47 anni, anche lui bengalese, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, perché trovato in possesso di tre boccette di Metadone e di 1750 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività illecita.
Da un secondo controllo dello stesso circolo, effettuato pochi giorni dopo, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, lo hanno trovato aperto anche stavolta e durante gli accertamenti sono stati identificati all’interno del locale, oltre al presidente, altri 6 uomini, mentre consumavano alcool, due dei quali privi della tessera di socio.
I poliziotti hanno potuto così costatare la chiara elusione delle disposizioni che i locali pubblici devono rispettare emanata per il contenimento della pandemia e al termine degli accertamenti, anche per questo circolo privato è stata elevata la sanzione di 5.400 euro per la somministrazione vietata ai non soci e la violazione delle norme anti-Covid. Inoltre, è stata disposta la sospensione dell’attività per 5 giorni, termine che potrebbe essere prorogato in forza di determinazioni ulteriori del Prefetto, sulla base della segnalazione della Polizia.
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