Oristano, 13 Nov 2020 - Nell'ambito di attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti messe in campo dal Questore di Oristano, gli agenti della Squadra Mobile, dopo attenta attività di monitoraggio rivolta al capoluogo, hanno arrestato ieri, in flagranza di reato, due persone alle quali sono stati contestati i reati detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, porto di arma clandestina e ricettazione.
Dopo un pedinamento e appostamento effettuata nelle strade della periferia della città, i poliziotti, sono intervenuti nei pressi di un vecchio capannone, usato da uso a C.L., di 59 anni, di origini elvetiche ma residente a Oristano da diversi anni, il quale, vistosi scoperto, ha prima tentato una inutile fuga, poi, una volta raggiunto, ha sguinzagliato contro i poliziotti un cane di grossa taglia che ha azzanno due degli agenti ferendoli.

Poi, con molta difficolta gli investigatori sono riusciti a bloccare cane e padrone, placando il primo e arrestando quest'ultimo in quanto, oltre ad averli aggrediti, è stato trovato in possesso di circa 7 chilogrammi di Marijuana suddivisa in 30 sacchetti termosaldati e posti sottovuoto, nonché di tutto il materiale per il confezionamento dello stupefacente tra cui bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, sacchetti termosaldabili per il confezionamento e tutta l'attrezzatura per la produzione di piccoli panetti di sostanza assimilabile ad una sorta di Hashish ricavata pressando, all'interno di formine rettangolari, la resina ricavata dai boccioli di canapa indiana e i residui di Marijuana tritati in precedenza.
In seguito i due poliziotti sono ricorsi alle cure mediche in quanto sono stati addentati in diverse parti del colpo dal cane, un meticcio nato dall'incrocio tra un pitbull e un boxer; uno di loro è stato azzannato anche al collo. Il cane, una volta placato e riportato alla quiete, è stato affidato alla compagna dell'arrestato.
Poi durante le concitate fasi dell'arresto, a sostegno dell'uomo è intervenuta anche una seconda persona, C.I., di 19 anni, residente a Oristano, la quale è stata sottoposta a perquisizione e trovata in possesso di un'arma clandestina, una pistola beretta con matricola abrasa e per questo anch'essa tratta in arresto. Durante le fasi della perquisizione, poi estesa anche alle abitazioni degli arrestati è stato rinvenuto, all'interno del vecchio capannone, un luogo utilizzato come essiccatoio, ricavato mediante l'utilizzo di un grosso phon professionale riadattato per l'uso specifico e di una specie di tenda ricavata con l'utilizzo di reti metalliche e lenzuola.

Quindi la ragazza e l’uomo sono stati dichiarati in arresto e una volta ultimate le formalità di legge negli uffici della Mobile oristanese, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo sono stati condotti e rinchiusi presso il carcere di reclusione di Massama, dove rimarranno, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.
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