Cagliari, 12 Nov 2020 – Tempi bui all’orizzonte per il presidente della Regione Sardegna, il poco sardista e molto leghista Solinas. E, infatti, la sua decisione, magari su ordine del vero presidente regionale, il plenipotenziario della Lega di Salvini, mandato nell’Isola per dettare legge su ogni fronte, di riaprire le discoteche in agosto, che tanto male hanno fatto ai sardi, dove vigeva il Covid Free.
Secondo le prime indiscrezioni giunta da fonti giudiziarie della Procura a Cagliari sull'inchiesta per epidemia colposa aperta dopo la trasmissione Report di Rai3 sull'ordinanza del governatore Christian Solinas che l'11 agosto diede il via libera alla riapertura delle discoteche in Sardegna. Un via libera che portò ad un incremento dei contagi.
Dopo il blitz della Polizia nella sede della Regione sarda per acquisire i documenti, emergerebbe dunque che l'ordinanza sarebbe arrivata ma dopo la mail favorevole di uno degli esperti che, però avrebbe parlato anche a nome degli altri.
Al centro delle indagini della Procura di Cagliari l’ordinanza dell’11 agosto, all’apertura delle discoteche questa estate. Atti ora sequestrati dagli agenti della Squadra Mobile del capoluogo Sardo, sui quali il presidente della Regione Solinas avrebbe emanato l'ordinanza per il via libera ai locali della movida.
La Procura di Cagliari al momento ha aperto un fascicolo su epidemia colposa. Come riportano due quotidiani sardi, tra i documenti prelevati dal personale della Mobile nel palazzo della Regionale, ci sono anche i pareri dei componenti del Comitato tecnico scientifico sui quali Solinas aveva basato la decisione.
Solinas in una lunga intervista a Repubblica ha detto che il documento in questione “rientrava in una corrispondenza interna con l'assessorato regionale alla Sanità: era riferito a un'altra vicenda, a delle linee guida mai emanate in seguito. Il 6 agosto – sottolinea Solinas- non c'era alcuna ordinanza regionale e le discoteche erano aperte in virtù del Dpcm in tutta Italia". Il presidente sardo inoltre denuncia: "Si è messa in moto la macchina del fango per colpire una regione che è più sana di altre".
In merito all'ordinanza regionale sulla riapertura delle discoteche, datata 11 agosto, "il Cts, esprimendosi su altri documenti, aveva proposto sei motivi di criticità, che sono stati tutti soddisfatti nella stesura della successiva ordinanza", spiega Solinas.
"Il provvedimento tiene conto, poi, di due elementi fondamentali: primo, i dati sanitari e il tasso di contagio era prossimo allo zero. Il secondo è l'ordine del giorno del Consiglio regionale con cui si impegnava la Giunta ad adottare atti idonei alla riapertura dei locali. Infine, aggiunte Solinas, ad avermi convinto più di altri è stato l'intervento di Massimo Zedda dei Progressisti con cui si paventava il rischio di ordine pubblico, oltre che sanitario, per via delle tante feste private e fuori controllo, degli assembramenti in spiaggia e piazze che si sarebbero tenuti nel nostro territorio a ridosso di Ferragosto in caso di mancata riapertura dei locali”.
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