Due giovani cagliaritani arrestati dai carabinieri della compagnia di Cagliari per detenzione ai fini di spaccio di droga.

Cagliari, 12 Nov 2020 - Continua l’azione di contrasto alla microcriminalità da parte dei carabinieri della Compagnia di Cagliari, in particolare nelle aree metropolitane maggiormente interessate dallo spaccio di stupefacenti. E ieri sera, i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato un 38enne e un 31enne, entrambi cagliaritani, disoccupati e con precedenti denunce a carico.

I militari, dopo una fase di osservazione preliminare in via Piero della Francesca, hanno notato a più riprese i due mentre accompagnavano diversi giovani nel vano scale di un immobile, verosimilmente allo scopo di effettuare le cessioni fuori dalla portata visiva di possibili investigatori, ma il gran movimento compiuto era comunque tale da attrarre l’attenzione degli investigatori dell’Arma.

Quindi i carabinieri hanno appurato che i due spacciatori uscivano alternativamente dall’immobile per recarsi nel cortile, dove prelevavano da una fioriera, posta nelle immediate vicinanze, degli oggetti che, subito dopo, portavano all’interno dell’immobile. E perciò, l’unico modo per accertare che si trattasse di droga, come ampiamente intuito, era andare a fermare i giovani nel momento più opportuno. Per tale motivo, le persone monitorate sono state poi fermate e sottoposte a controllo e successivamente a perquisizione personale, che ha permesso di rinvenire nella disponibilità del 38enne 20,00 e di recuperare nella fioriera 6 involucri contenenti Cocaina, pari a complessivi 1,6 gr. La parte restante dei proventi dello spaccio, il cui ricavato doveva essere molto maggiore in relazione al gran numero di movimenti osservati, doveva essere stata nascosta in un vano molto sicuro e insospettabile, tanto da renderne altamente improbabile il rinvenimento da parte degli operanti.

A questo punto droga e denaro sono stati sottoposti a sequestro probatorio penale e i due arrestati condotti in stato di detenzione domiciliare nelle loro abitazioni secondo disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del giudizio per rito direttissimo.