Vienna (Austria) – Ma non sarebbe ora di rimandare nelle loro nazioni i musulmani residenti in Europa? Non hanno mai rispettato le leggi locali ma seguono solo quello che insegna loro l’Iman. Che più delle volte li incita contro di noi. Quindi se i nostri governanti tengono alla vita dei loro cittadini, devono fare qualcosa contro questa religione che predica sangue e morte, in tantissimi casi. Noi se andiamo nei loro paesi dobbiamo rispettare le loro usanze ma questi nei nostri paesi agiscono senza nessuna rispetto civico, legislativo e sociale. Quindi sarebbe ora di rimandarli a casa. Oppure chiudere tutti i loro luoghi di culto che tante volte si è scoperto essere luoghi di indottrinamento alla violenza. E ieri, dopo il massacro nel nostro luogo sacro, la cattedrale francese, ora anche l’Austria per l’ennesima volta si trova sotto attacco di questi fanatici, sanguinari terroristi musulmani. Infatti almeno tre persone sono morte e un'altra quindicina sono rimaste ferite, di cui sette in modo grave, in una serie di attacchi armati, avvenuti intorno alle 20, in sei diversi punti nel centro della città. Almeno uno degli assalitori è stato ucciso, ma un altro è ancora in fuga, a Vienna è in corso da ore un'imponente caccia all'uomo
Il primo attacco è avvenuto nella Seitenstettengasse, la strada dove si trova una delle sinagoghe più importanti di Vienna, dove nel 1981 avvenne un attentato che lasciò due morti: è una delle zone più famose della vita notturna di Vienna, affollata di persone prima che a mezzanotte sarebbero scattate le misure anti-Covid. Altri spari sono stati esplosi durante la fuga, sempre nel centro della capitale austriaca. Una delle sparatorie è avvenuta a Schwedenplatz, vicino alle rive del Danubio, nei pressi dell'imbarcadero, da dove partono le escursioni sia per i turisti che per i cittadini viennesi.
"Gli attentatori, partendo dalla Seitenstettengasse hanno iniziato a sparare a caso nei vicini locali", ha detto il sindaco di Vienna Michael Ludwig. Lasciando una scia di sangue si sono spostati in altre zone del centro, dove la gente si godeva l'ultima serata prima dell'entrata in vigore della chisura, in vigore da oggi. Tutto registrato dai video, circolati numerosi in rete, fino a quando la polizia non ha chiesto con insistenza di evitare di postarli. In uno si vede un uomo che corre, imbracciando un fucile d'assalto e attraversa le strade sparando; un altro sembra mostrare il momento in cui un ignaro passante viene colpito da un terrorista.
Un attentatore è stato ucciso dalla polizia. L'uomo indossava una cintura esplosiva, lo ha comunicato la tv austriaca Orf. L'attentatore aveva addosso anche grosse quantità di munizioni.
"Stiamo attraversando ore difficili della nostra repubblica. La nostra polizia prenderà misure decise contro gli autori di questo vile attacco terroristico", ha detto il cancelliere, Sebastian Kurz. Il cancelliere ha aggiunto che, affinché la polizia "possa concentrarsi completamente nella lotta al terrorismo", sarà l'esercito d'ora in poi a rilevare la protezione degli obiettivi considerati sensibili. "Alcuni attentatori sono ancora in fuga. Sono ben equipaggiati e hanno agito in modo professionale", ha proseguito il cancelliere austriaco, sottolineando che il pericolo non è ancora cessato" ha detto alla tv Orf.
“È un attacco terroristico", ha detto il ministro Interno, Karl Nehammer confermato che all'attacco hanno partecipato diverse persone pesantemente armate. Il ministro si è appellato ai viennesi perché oggi rimangano in casa e ha aggiunto che i ragazzi della scuola dell'obbligo saranno esentati dal recarsi negli istituti. "Come sarà la situazione domani -ha aggiunto- dipenderà da quello che accade stanotte".
Da ore la polizia insieme alle forze speciali, agenti dell'antiterrorismo e centinaia di agenti appoggiati da elicotteri, rastrellano il centro della città a caccia di un'altro terrorista in fuga. Sono stati creati posti di blocco, l'operazione prevede anche il controllo dei confini austriaci e sono state attivate le forze speciali dell'esercito che hanno assunto la sorveglianza degli edifici pubblici per liberare gli agenti di polizia che erano dislocati nei luoghi sensibili.
On line, sta circolando una foto che mostrerebbe uno degli autori dell'attacco a Vienna: la didascalia che accompagna l'immagine è una dichiarazione di fede al nuovo capo dell'Isis, al-Qurashi, il successore del califfo Abu Bakr al-Baghdadi. L'autenticità dell'immagine non è però ancora stata confermata. Lo riferisce Rita Katz, direttrice del Site Institute, società che si occupa di monitorare e verificare le attività online dell'Isis. Lo stesso Site scrive anche che gruppi jihadisti affermano in rete che: "l'attacco di Vienna fa parte del conto per il coinvolgimento austriaco nella coalizione a guida americana". Al momento non vi è alcuna rivendicazione
Da tutta Europa sono arrivate reazioni e dichiarazioni di sostegno.
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