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Due donne litigano per una sigaretta e una finisce due volte al pronto soccorso, inviata informativa sull’accusato all’A.G. di Cagliari.

Cagliari - Una 50enne cagliaritana, senza fissa dimora, che vive in ricoveri di fortuna e si arrangia in modo poco condivisibile, per sopravvivere e quando ci si trova in determinate condizioni, non si può andare troppo per il sottile, ma la donna i guai li va a cercare e si trova spesso ad avere a che fare con i carabinieri.

Infatti, un mese fa, trovandosi alla fermata dell’autobus in Viale Trieste, aveva adocchiato una vittima, una 43enne quasi incensurata, in attesa anch’essa del mezzo pubblico. A questa le aveva semplicemente chiesto una sigaretta ma, incurante dell’aspetto arcigno e vigoroso della interlocutrice, aveva opposto un reciso diniego. Dal rifiuto era scaturito un alterco, come accade a chi non si sa contenere. E si era in breve passati alle vie di fatto.

Quindi dopo averle prese di brutto, la donna è stata derubata della borsetta, contenente 40 euro, la tessera del reddito di cittadinanza, uno smartphone e vari effetti personali.

La vittima è stata poi trasportata al Brotzu con la testa malconcia, anche per la frattura delle ossa nasali. E una volta uscita dall’ospedale ha querelato presso la Stazione dei Carabinieri di Stampace la sconosciuta che l’aveva gonfiata di botte.

In seguito, i carabinieri non hanno fatto poi fatica a risalire alla picchiatrice. Giusto ieri le due donne si sono casualmente incontrate per strada, nello stesso punto in cui si erano conosciute ma la prima ha dato all’altra il “resto”, quello che non le aveva ancora dato. Insomma l’ha ulteriormente percossa, con le prevedibili espressioni di stima e riconoscenza, urlate a gran voce.

Durante la rissa, solo l’intervento di alcuni passanti ha impedito conseguenze gravissime. Infatti la più forte è stata bloccata a viva forza mentre sbatteva sul marciapiede la testa dell’altra, che riportava un chiaro aggravamento dei danni già subiti.

Quindi i militari della Stazione di Ca-Stampace hanno depositato un’accurata informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, hanno già severamente ammonito la donna dal proseguire in tali condotte e raccomandato alla malcapitata di chiamare il 112, nel momento in cui quell’irrazionale avversaria le si dovesse parare a intollerabile distanza.

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