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Coronavirus, vista la recrudescenza dei contagi il Governo al lavoro su regole comuni per le “strette” anti-contagio delle regioni.

Roma - In vista del coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00 del mattino deciso da Lombardia e Campania a partire da venerdì per contrastare l'impennata di casi di Covid-19, il governo è al lavoro a un protocollo sulle linee guida che fissino le regole comuni da seguire per le misure contenute nelle varie strette anti-contagio decise da ogni singola Regione. Il documento stabilisce dei criteri generali che servono a coordinare i territori, in accordo con il governo stesso. È quanto si apprende da ambienti del ministero delle Autonomie.

Il premier Giuseppe Conte oggi e domani sarà in Parlamento per le informative sulle nuove disposizioni adottate dal governo con l'ultimo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) per contrastare l'emergenza Covid. Nell'Aula del Senato l'appuntamento è per oggi pomeriggio, mentre alla Camera il premier interverrà domani alle 10.  Si ipotizza inoltre un nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni entro il weekend.

La pandemia non è fuori controllo "ma la crescita dei contagi è significativa, specie in alcune zone del Paese". Così in un'intervista a 'Il Corriere della Sera' il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, componente del Cts. "Nelle aree più colpite - aggiunge - i dipartimenti di prevenzione sono sotto stress. Per questo è necessario intervenire tempestivamente per modificare l'andamento dell'epidemia. È importante che ci sia un'allerta nazionale oltre a misure più restrittive e mirate in ambiti regionali e locali" come in Lombardia e Campania. "La pandemia non è sfuggita di mano - afferma - possiamo tornare indietro anche in quelle regioni a una condizione più controllata". Ora i servizi di prevenzione "si stanno attrezzando per intensificare l'attività. Credo sia importante che, chi ha avuto contatti stretti con persone risultate positive, anche se non viene immediatamente chiamato, si metta in quarantena per 10 giorni e al decimo esegua un tampone per riprendere l'attività".

Per Brusaferro, bisogna inoltre "limitare i contatti a quelli necessari. La vita sociale oggi va limitata e le persone fragili e gli anziani vanno tutelati. Non dico non uscite, evitate però feste, momenti conviviali e incontri non necessari". "Gli effetti delle scelte" dell'ultimo decreto "le verificheremo non prima di 15 giorni. Credo però che dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo attraversando un passaggio critico che inciderà sulle scelte di domani. Tra qualche settimana le misure restrittive potrebbero diventare più stringenti. Lockdown? La curva cresce velocemente e questo deve farci preoccupare. Nel documento nazionale dove si ipotizzano 4 scenari si parla di restrizioni progressive ed estese".

Boom di casi di coronavirus in Veneto. L'ufficio stampa della Regione ha dichiarato infatti, nel bollettino delle 8, 1.083 positivi al Covid-19. Di questi sono ricoverati in reparto normale, cioè infettivologia, 524 persone di cui 85 già negativizzate. In terapia intensiva ci sono invece 66 persone, di cui 10 negativizzate. Sono cinque le nuove vittime registrate stamattina.

Ieri, con 144.737 tamponi, si sono registrati 10.874 nuovi contagi da Covid-19 e 89 morti. In terapia intensiva ci sono 870 pazienti, (+73). In isolamento domiciliare 133.415, 7.885 in più rispetto a lunedì. Il totale degli attualmente positivi è di 142.739 casi. A livello regionale, resta quello lombardo, il territorio più problematico, con 2.023 nuovi casi, seguito da Piemonte con 1.396, dalla Campania con 1.312 e Lazio 1.224.

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