Milano – Da domani la Lombardia nelle ore notturne è chiusa. Infatti dal presidente della Lombardia con una nuova ordinanza è stato imposto il coprifuoco, per tentare di fermare l'impennata di casi di Covid-19. Infatti, il divieto di usciere di casa scatta giovedì 22 ottobre. Si limitano gli spostamenti in tutta la regione. L’ordinanza per il coprifuoco è stata firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal presidente della Regione, Attilio Fontana.
Dalle 23 alle 5 del mattino, dunque, ci si potrà muovere solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti. L'ordinanza sarà in vigore fino al 13 novembre.
L'ordinanza emanata da Regione Lombardia prevede il ritorno dell'autocertificazione. Nel secondo comma dell'articolo uno, infatti, si legge che "la sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull'interessato. Tale onere potrà essere assolto producendo un'autodichiarazione". La mancata osservanza delle misure, previste dall'ordinanza, è punita con sanzioni che vanno dai 400 ai 3.000 euro.
“Noi non siamo qui per cercare di trovare delle soluzioni perché se la pandemia si scatena in una grande città l’effetto è dirompente”. Parla così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un’intervista sull’aumento dei casi in città e nella Provincia. “Questo per dire – prosegue Sala - che la situazione è oggettivamente grave e io non posso stare qua a girarmi dall’altra parte, bisogna fare le cose con buonsenso”.
Giuseppe Sala, parlando sempre dell’impennata di contagi, di ricoveri e di terapie intensive, spiega: “E' un fatto generalizzato, ma in alcune aree, come l'area metropolitana di Milano, è più grave, non è così in tre province: Brescia, Bergamo, Cremona. È facile comprendere il perché, hanno già pagato un grande prezzo a marzo e aprile, si è sviluppata una sorta di immunità, e volutamente non mi esprimo in maniera più scientifica. Questo prezzo non può essere pagato da Milano. Il professor Remuzzi - prosegue il sindaco di Milano- che ho sentito poco fa, mi dice che ad oggi, dei 36mila morti che abbiamo avuto in Italia per Covid, 33mila sono over 65. È vero che ora i contagi stanno toccando anche i più giovani, ma è quella la fascia più delicata. Allora un invito, a tutti noi, proteggiamoli. E a loro: state in casa, in questo momento è vitale".
Nell’ordinanza si riportano anche le previsioni della “Commissione indicatori Covid-19 della regione Lombardia” che sottolinea come dal 31 ottobre, secondo la curva degli ultimi giorni, è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 ricoveri non in terapia intensiva". "Il numero complessivo dei positivi - si legge nel documento - è 26.634, di cui 1.136 non sono in terapia intensiva, si invece per 113 pazienti”.
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