Press "Enter" to skip to content

Due coniugi di Carbonia arrestato dai carabinieri della compagnia della cittadina per esercizio abusivo dell’attività assistenziale, detenzione illecita di sostante stupefacenti ai fini di spaccio, possesso illegale di munizionamento.

Carbonia (Su) - Maltrattamenti di anziani, esercizio abusivo dell’attività assistenziale, detenzione illecita di sostante stupefacenti ai fini di spaccio, possesso illegale di munizionamento. Queste le responsabilità che i carabinieri della stazione di Carbonia hanno contestato ad una coppia di coniugi del luogo.

Si tratta di S.M., 49 anni e la sua compagna G.M., di 44 anni, entrambi disoccupati e con precedenti di polizia, già noti alle forze dell’ordine.

I due sono stati arrestati al termine dell’operazione di ieri, e ultimate le formalità di legge, sono stati messi gli arresti domiciliari.

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri gli investigatori dell’Arma hanno avviato un'accurata perquisizione, in collaborazione con i colleghi del Nucleo antisofisticazione e Sanità di Cagliari, in un appartamento di Carbonia adibito clandestinamente ad alloggio per anziani. E la complessa attività di ispezione si è conclusa con clamorosi sviluppi: la chiusura della struttura e l'arresto dei coniugi titolari dell’immobile.

Entrambi sono indiziati d’esercizio abusivo dell'attività assistenziale che svolgevano in assenza di requisiti specifici per l’attivazione della struttura stessa, e maltrattamenti di anziani. In particolare, l'operazione scaturisce dallo sviluppo di notizie apprese d'iniziativa dai Carabinieri della Stazione di Carbonia nel corso delle quotidiane attività di prevenzione generale e di controllo del territorio. I due ultra quarantenni che erano già noti ai carabinieri per i loro pregressi legati allo spaccio e consumo di droghe, sono finiti sotto la lente di ingrandimento per i loro quotidiani movimenti sospetti. Così quando il personale dell’Arma della Stazione cc della ex cittadina mineraria del Sud Sardegna, hanno deciso di intervenire, chiedendo aiuto ai colleghi del Nas di Cagliari, agli ordini del Cap. Nadia Gioviale, per fare un’ispezione all’interno dell’appartamento dove poi hanno scoperto che la coppia, in assoluta clandestinità, aveva allestito l’alloggio a casa di ospitalità per anziani, senza autorizzazioni e figure professionali debitamente formate, necessarie per l’assistenza continuativa, in totale assenza dei requisiti previsti dalla normativa di settore. Inoltre nel corso delle verifiche, i militari hanno trovato 5 anziani ospiti, alcuni dei quali affetti da diverse patologie stipati all'interno di mini box (opportunamente ricavati all’interno dell’appartamento) della lunghezza di circa 2 x 3 metri, di cui uno privo di finestre. Inoltre i carabinieri hanno constatato le pessime condizioni igienico – sanitarie in cui erano costretti a vivere gli anziani ospiti, con effetti letterecci sporchi, alimenti in decomposizione sul pavimento, presenza di escrementi e medicinali scaduti.

Quindi i carabinieri della Stazione di Carbonia hanno raccolto le prime dichiarazioni dai familiari degli anziani e hanno appurato che, per ogni anziano, la propria famiglia versava ai due mensilmente 1.500,00 euro sul loro c/c bancario, mentre in una circostanza, per consentire l’accesso nella casa di uno degli ospiti, erano stati versati 25.000,00 euro.

Infine, nel corso della successiva perquisizione, i militari hanno rinvenuto anche 4 grammi di Cocaina e una modica quantità di Marijuana, 2 bilancini di precisione ed un proiettile per pistola cal. 9x21 beretta.

Al termine dell’operazione, gli anziani ospiti sono stati ricollocati presso i propri familiari, mentre la casa è stata sottoposta a sequestro penale.

La droga, i bilancini e il munizionamento illegale rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e, gli arrestati sono stati riportati presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Cagliari.

Non capita tutti i giorni di scoprire una casa di riposo totalmente abusiva. Si tratta fortunatamente di episodi molto rari come ben sanno i carabinieri del Nas che su tali aspetti precipuamente lavorano. Una casa di riposo sconosciuta all’autorità sanitaria e sottratta alla sua vigilanza crea condizioni insostenibili per gli anziani ospiti di queste strutture socio assistenziali. Esistono dei livelli d’intensità dell’assistenza che crescono col trascorrere del tempo, in corrispondenza col progressivo deteriorarsi delle condizioni di salute degli anziani. L’intensità dell’assistenza sanitaria si valuta in relazione al proporzionale numero di operatori specializzati, medici, infermieri, operatori socio sanitari, secondo parametri molto precisi, ma anche in relazione alle strumentazioni tecniche utilizzate.

Nel caso di Carbonia cinque anziani erano finiti in un appartamento che poteva garantire loro molto poco: un misero giaciglio, un piccolo spazio dove riporre disordinatamente pochi e poveri effetti personali, tra residui ammuffiti di pasti consumati e farmaci anche scaduti. In cambio delle loro risorse economiche poco era garantito a quelle persone sfortunate ed il quadro emerso non poteva che integrare, insieme ad altri reati, il delitto di maltrattamenti in famiglia, perché di cosa si trattava se non di maltrattamenti all’interno di una comunità governata con incuria ed indifferenza al dolore degli altri?

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMA PAGINAMore posts in PRIMA PAGINA »

Comments are closed.