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Domani a Sassari visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università del capoluogo turritano in occasione della cerimonia in ricordo di Francesco Cossiga.

Sassari - Giovedì 24 settembre alle 11.00, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella sarà in visita all’Università di Sassari per rendere omaggio a Francesco Cossiga nel decimo anniversario della sua morte. Il Capo dello Stato sarà accolto dal Rettore dell’Ateneo, Massimo Carpinelli, nell’aula Magna del palazzo storico di piazza Università. Carpinelli terrà un discorso intitolato “Francesco Cossiga: uomo di cultura, uomo di Stato” per ricordare il Presidente emerito sassarese, che insegnò Diritto costituzionale all’Università di Sassari. Parteciperanno alla cerimonia l’associazione Coro dell’Università di Sassari e la corale Nova Euphonia.

Nel pomeriggio alle 15.00, è in programma in aula Magna un convegno dedicato alla memoria di Francesco Cossiga. Dopo i saluti del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, interverranno il senatore Luigi Zanda con una relazione intitolata “Molta parte della vita e del pensiero di Francesco Cossiga parla ancora all'Italia”, e il professor Omar Chessa che tratterà il tema “Francesco Cossiga e il diritto costituzionale”. Modera i lavori il giornalista Gianni Garrucciu. Il convegno potrà essere seguito on line sul sito www.uniss.it.

Durante la giornata, nel cortile interno del palazzo storico dell’Ateneo saranno esposti alcuni documenti inerenti alla carriera studentesca di Francesco Cossiga, grazie all’impegno della Segreteria del Rettore, dell’Ufficio Archivi e del Museo Muniss.  Sia la cerimonia del mattino, sia l’evento del pomeriggio saranno trasmessi in diretta web streaming sul sito dell’Università di Sassari www.uniss.it.

A causa delle normative anti Covid che impongono il distanziamento tra le persone, gli ingressi saranno consentiti, in numero limitato e solo su accredito, entro e non oltre le ore 10.15.

Lavoro, assessore Zedda: “la Regione investe nell’inclusione sociale e nell’occupazione femminile”

Cagliari - “La Regione sta attuando politiche attive per aumentare il grado di partecipazione nel mercato del lavoro delle donne, in particolare di coloro in condizioni disagiate, per garantirne la permanenza anche all’arrivo dei figli o nel periodo di assistenza ai genitori anziani, nonché per promuovere l’empowerment delle donne occupate e la valorizzazione della loro esperienza professionale quali driver per la competitività dell’intero sistema socio-economico regionale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, nel corso di un incontro avvenuto oggi con i 15 beneficiari dell’Avviso per progetti sperimentali di inclusione attiva rivolto a donne in stato di disagio che, grazie allo scorrimento reso possibile dall’incremento finanziario di ulteriori 2 milioni e 480 mila euro rispetto al primo stanziamento di 1 milione di euro - disposto dalla L.R. 22 del 23 luglio 2020 -  potranno finalmente avviare le attività previste, coinvolgendo così un maggior numero di destinatarie e completando la graduatoria.

"È una promessa mantenuta - ha puntualizzato l’assessore Zedda -. L’impegno assunto fin dall’approvazione della prima graduatoria, mirato al reperimento delle risorse per permettere alle tante donne che vivono in condizioni di marginalità o vittime di violenza un protagonismo attivo che le renda capaci di reagire ai fenomeni di esclusione, ha reso possibile la realizzazione di esperienze efficaci di inclusione lavorativa e formativa".

Nelle prossime settimane si procederà all'erogazione del primo anticipo, pari al 50% del finanziamento, sulla base di progetti che tengano conto dei reali bisogni delle persone e di un percorso individualizzato rispondente alle esigenze e formulato sulle potenzialità delle destinatarie.

"Il mio impegno a favore delle donne - ha concluso l'esponente della Giunta Sarda - continuerà a esprimersi nelle sedi e nelle forme opportune, con la convinzione che un sistema sociale improntato su valori di democrazia e libertà non possa prescindere dalla sensibilità femminile e dal loro qualificato e determinante contributo". Com

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