Cagliari, 17 Sett 2020 - Il coronavirus non rallenta la sua corsa e anzi la crescita esponenziale dei contagi nel vecchio continente allarma l'Organizzazione Mondiale della Sanità che per bocca del suo Direttore Regionale per l?Europa parla di "situazione molto grave quella che si sta verificando" in Europa, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus "hanno superato quelli segnalati quando la pandemia ha colpito per la prima volta a marzo".
Lo ha detto Hans Kluge nel corso di un briefing online. "Oltre metà dei paesi europei hanno registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane e in sette paesi l'incremento è stato pari a più del doppio".
Questi numeri rappresentano un "trend allarmante" e "devono essere una sveglia per tutti". "Ciò che è importante è che i governi e le istituzioni scientifiche facciano un passo indietro, rivedano le prove e ci forniscano le informazioni più complete e di facile comprensione in modo che le persone possano intraprendere l'azione appropriata", ha concluso.
Sul caso Svezia - nello stesso briefing online - la funzionaria Oms Catherine Smallwood ha detto che "Bisogna riconoscere che la Svezia ha evitato l'incremento di casi" nell'ultimo periodo "che si sta verificando in altri stati, in particolare in Europa Occidentale, e penso che ci siano lezioni da imparare dall'approccio svedese, in particolare sulla sostenibilità e il coinvolgimento dei cittadini". E sulla quarantena chiarisce che "la nostra posizione resta per una quarantena di 14 giorni, nello interesse dei pazienti". ha sottolineato la smallwood, in merito alla decisione di alcuni paesi, tra cui la Francia, di ridurre il periodo di quarantena per il coronavirus.
"A livello globale, circa il 14% dei casi di Covid-19 segnalati all'Oms riguarda gli operatori sanitari, e in alcuni Paesi è addirittura il 35%, sebbene i dati siano limitati ed è difficile sapere se gli operatori sanitari siano stati contagiati nei luoghi di lavoro o nelle comunità" ha dichiarato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Abbiamo tutti un debito enorme nei confronti degli operatori sanitari, non solo perché si sono presi cura dei malati. Ma perché rischiano la propria vita per fare il proprio dovere", ha aggiunto.
Sui vaccini contro il coronavirus l'Oms ha fatto sapere che è possibile che si possano ricavare dati sufficienti dagli studi in corso per sapere se, entro la fine dell'anno, uno dei rimedi sperimentali è abbastanza sicuro ed efficace da essere utilizzato a livello globale.
Ieri, Trump ha previsto che il vaccino potrebbe essere disponibile il mese prossimo e che una campagna di vaccinazione di massa negli Stati Uniti potrebbe iniziare poco dopo. Il tycoon ha definito il direttore del Cdc statunitense "confuso" per aver progettato una linea temporale più lunga.
Comments are closed.