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Funerali del povero Willy ucciso barbaramente a calci e pugni da giovinastri. Conte: “Ci aspettiamo condanne severe e certe”. Vescovo: “Morte barbara e ingiusta”.

Paliano (Fr), 12 Sett 2020 - Con il lancio di duecento palloncini bianchi lasciati andare, 'liberati' in cielo, tra lacrime ed applausi, si è conclusa la cerimonia religiosa per i funerali di Willy Monteiro Duarte. Mentre il vescovo di Tivoli e Palestrina, che ha celebrato le esequie, ringraziava i genitori di Willy "per aver creato una famiglia così bella e buona. Abbiate fede".

"Suo insegnamento non cada nell'oblio. Davanti a questa bara ci sentiamo tutti sconfitti".  Così Monsignor Mauro Parmeggiani, vescovo di Palestrina celebrando le esequie di Willy. Ed ha proseguito: "Perché ciò accada impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell'ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un  potere enorme, quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale‎ e senza volgere lo sguardo altrove fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi".
"Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l'irreparabile - prosegue il Vescovo - Perdonare ma anche chiedendo che essi percorrano un cammino di rieducazione secondo quanto la giustizia vorrà disporre e in luoghi, come ad esempio le carceri, che devono essere sempre più ambienti di autentica riabilitazione dell'umano". Willy "si è sacrificato sulla croce come un giovane Cristo. Per amore dell'amicizia che deve essere d'esempio chi vede come vita il culto della forza, della violenza" prosegue ancora Mons. Parmeggiani.

Le offerte raccolte durante le solenni esequie di Willy, in corso allo stadio comunale di Paliano, verranno devolute alla Caritas diocesana. Lo ha annunciato il celebrante durante la messa, sottolineando che si tratta di un volere della famiglia.

Un lungo applauso ha accolto il feretro del 21enne all'ingresso dello stadio comunale "Pierluigi Tintisona" di Paliano dove si sono tenuti i funerali. In tanti, amici, parenti, conoscenti, sono stati presenti per dare l'ultimo saluto al giovane brutalmente a calci e pugni a Colleferro la settimana scorsa. Tutti hanno indossato una maglietta bianca in segno di purezza. Presente alle esequie il premier Giuseppe Conte, anche lui in camicia bianca che al termine della funzione religiosa ha abbracciato i familiari dicendogli: "L'Italia è con voi, vi vuole bene". Poi ha sottolineato: "Ci aspettiamo condanne severe e certe e una rigorosa esecuzione della pena".

Con il Presidente del Consiglio, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e il presidente della Regione Lazio, e segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti. "Ora bisogna solo far sentire alla famiglia la vicinanza di tutti e pretendere presto giustizia - dice quest'ultimo - La Regione pagherà e sosterrà la famiglia per le spese legali e uno degli istituti alberghieri della nostra regione sarà dedicato al nome di Willy".

Tutta la cittadina si stringe attorno alla famiglia del ragazzo ucciso. Qui, dove tutto è accaduto, si sta già lavorando perché da questa tragedia nasca qualcosa di bello, una 'Piazza della memoria' intitolata a Willy, come ha confermato il sindaco Pierluigi Sanna in un lungo post su Facebook in cui si è scagliato contro il racconto di Colleferro "come il luogo peggiore del pianeta. Willy c'è morto in braccio a noi Colleferrini: chiediamo rispetto del nostro dolore". E prosegue: "Il mio auspicio è che sia presto fatta giustizia e che si faccia chiarezza presto sulle responsabilità di ognuno. Il mio appello a testimoniare è stato ascoltato e si sono aggiunti testimoni".

Si aggrava intanto la posizione dei quattro arrestati per la morte del ventunenne, avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Colleferro: all'esito dell'autopsia, la procura di Velletri ha deciso di procedere per omicidio volontario e non più per omicidio preterintenzionale. Dall'esame autoptico, infatti, i colpi inferti a Willy sono stati "ben assestati e non casuali".

Gli investigatori, intanto, stanno continuando ad ascoltare i testimoni che hanno assistito alla lite che ha portato al pestaggio dell'aiuto cuoco capoverdiano, originata da un pesante apprezzamento rivolto ad un gruppo di tre ragazze del gruppo di Colleferro. Altri soggetti potrebbero finire sotto inchiesta anche se dal legale di Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli indagati per la morte di Willy, l'avvocato Mario Pica, si è rifiutato di fare un commento in merito alla notizia di altri cinque possibili indagati. "Non accusiamo le persone, difendiamo i nostri assistiti ma non accusiamo nessuno", ha dichiarato. Nessun commento anche in merito alle tre ragazze con cui Marco Bianchi si sarebbe appartato al cimitero prima di ricevere la chiamata che lo portò al locale Due di Picche, come ha raccontato agli inquirenti e come citato nell'ordinanza di convalida del fermo.

Intanto, sembra chiarirsi anche la polemica sui ritardi nei soccorsi. L'azienda regionale emergenza sanitaria Ares 118, ha infatti diramato una nota in cui smentisce la notizia di stampa sull'ora intercorsa tra la chiamata e l'arrivo del mezzo. "La chiamata per il soccorso in questione è stata trasmessa dal Nue 112 alla nostra centrale operativa alle 3" e "la centrale operativa, dopo aver effettuato il triage, ha inviato sul posto l'ambulanza della postazione di Montelanico alle 3.33 - precisa la nota - L'ambulanza è giunta sul posto alle 3.45: dall'attivazione del mezzo all'arrivo sul posto, dunque, sono trascorsi 12 minuti".

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