Macomer (Nu), 25 Ago 2020 - Sin dalle prime del mattino, diversi carabinieri della Compagnia di Macomer, oltre ad unità cinofile, sono stati impegnati nel dare esecuzione a diverse perquisizioni locali ed una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Oristano su richiesta di quella Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di Simone Marchi, di 24 anni, di Gavoi (Nu), Michele Chillocci, di 24, di Fonni (Nu), Giovanni Antonio Addis, di 19, di Bosa (Or), Antonio Pietro Piras di 39 anni sempre di Bosa, ed una con obbligo di dimora nel comune di Gavoi per Daniel Porcu, di 24 anni di Gavoi (Nu), tutti accusati di coltivazione, senza autorizzazione, produzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish e cocaina.
In particolare, l’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Montresta in collaborazione dei colleghi di Suni, Bosa e Silanus, col supporto del Norm di Macomer-Aliquota operativa e con il coinvolgimento dei Carabinieri del Reparto Squadriglie di Nuoro e dei Cacciatori di Sardegna, hanno permesso di rinvenire due piantagioni (in due diversi sequestri) per un totale di oltre 7.000 piante di Marijuana e circa 14 chilogrammi di infiorescenze dello stesso tipo di droga, già pronta per la vendita. Inoltre, in un’altra circostanza, sempre a carico di un indagato, sono stati rinvenuti altri 12 chili di Marijuana, quasi un chilogrammo di Hashish ed oltre 100 grammi di Cocaina. Il rendimento complessivo dello stupefacente avrebbe prodotto sul mercato illegale circa 6 milioni di euro.
I militari della Stazione cc Montresta il 17 giugno 2020 nel corso di prolungati appostamenti per la ricerca di piantagioni di droga operati in zone impervie di difficile penetrazione nel territorio del Comune di Bosa, a pochi km da Montresta, "Monte Filighe", avevano arrestato Giuseppe Francesconi, 51 enne di Porto Torres e Simone Marchi, 24enne di Gavoi, per produzione e coltivazione di 2.200 piante di Cannabis e detenzione di circa 14 kg di infiorescenze di Marijuana. Il primo quale custode e coltivatore (dormiva da diversi giorni in un bivacco) ed il secondo quale “esperto coltivatore” in quanto da tempo impegnato anche nella produzione della canapa light, c.d. “Marijuana legale”.
Dopo l’esame di tutti gli elementi raccolti durante il primo sequestro, la pervicace azione di contrasto è proseguita con ulteriori e mirati appostamenti sino al rinvenimento in data 26 giugno 2020, in loc. “Monte Crispu", di ulteriori 5.200 piante di Marijuana.
Nel corso dell’ultimo sequestro, la perquisizione dei luoghi ha permesso di rinvenire inoltre due tende adibite a bivacco, collocate su un rocciaio, con radio e cellulari per il controllo a distanza da parte dei custodi della piantagione.
Il duro lavoro svolto dagli investigatori dell’Arma di Macomer e le Stazioni cc, con indagini tradizionali, frutto di attività informativa, sopralluoghi, battute, rastrellamenti, indagini tecniche sui reperti sequestrati, ha infine consentito d’individuare chiari elementi di colpevolezza nei confronti degli arrestati ed evidenziati alla Procura della Repubblica di Oristano che ha coordinato le indagini, facendo confluire elementi di altre recenti attività (vedasi l’arresto del Antonio Pietro Piras del 22 maggio 2020), condotte sempre dai Carabinieri della Compagnia di Macomer, per delineare il chiaro quadro accusatorio nei confronti degli indagati.
L’esito dell’operazione è soprattutto il frutto di un attento ed articolato controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia cc di Macomer, svolto senza alcuna attività tecnica ma con l’analisi e messa a sistema delle informazioni e delle attività di P.G. svolte dalle 9 Stazioni Carabinieri che la compongono e, in particolare, di quelle di Montresta, Silanus, Bosa e Suni.
Quindi tutti gli arrestati dopo le formalità di legge espletate in caserma sono stati trasferiti e rinchiusi presso il carcere di Massama (OR) in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del G.i.p.
Comments are closed.