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Notificata ad un 60enne di Oristano conclusione indagine a suo carico accusato di danneggiamento aggravato per aver causato danni irrimediabile agli pneumatici di 28 auto.

Oristano, 25 Ago 2020 - Dopo lunga e complicata attività di indagine, fatta dagli investigatori della Polizia di Stato di Oristano, col coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo, ha notificato l’avviso di garanzia con contestuale informazione di fine indagini preliminari a carico di T.P., di 60 anni, residente in città, al quale è stato contestato il reato di danneggiamento aggravato.

L’uomo, durante la notte del 15 aprile 2019, si era reso responsabile del danneggiamento degli pneumatici di almeno 28 autovetture parcheggiate in svariate vie della città.

Il raid, che inizialmente si pensava fosse stato messo a segno da un gruppetto di teppisti, era stato in parte immortalato da alcuni impianti di videosorveglianza della città. E dopo la scrupolosa analisi delle videoregistrazioni, ha consentito agli agenti della Terza sezione della Squadra Mobile della Questura oristanese, d’identificare l’uomo, nonostante il suo travisamento.

Il sessantenne, dopo essere uscito da un noto locale notturno della città, ha preso di mira le prime autovetture parcheggiate in via Contini, poi ha danneggiato quelle parcheggiate in via Sant’Antonio, e in seguito quelle in via Carmine, per poi dirigersi verso via Solferino per continuare il suo raid che è proseguito in via Cagliari ed è terminato in via Carducci dove ha squarciato gli pneumatici di 19 autovetture.

L’identificazione dell’attempato teppista è stata possibile grazie lavoro certosino svolto dagli investigatori che, ripercorrendo a ritroso tutte le possibili strade percorse dall’uomo, hanno acquisito le immagini di alcuni impianti di video sorveglianza che lo hanno ripreso a volto scoperto. Infatti il denunciato si travisava accuratamente solo in prossimità delle auto da danneggiare, non curandosi di farlo nelle vie che percorreva per arrivare sui luoghi dove consumava i reati.

Le motivazioni per le quali l’uomo ha agito sono allo stato sconosciute.

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