Genova, 4 Ago 2020 - Quarantatre nomi, letti nel silenzio uno dopo l'altro. Sono le vittime del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto di due anni fa. I loro nomi sono risuonati sotto al tendone allestito per la cerimonia, che ha inaugurato la nuova struttura simbolo della rinascita della città: il Ponte San Giorgio, costruito in poco meno di 24 mesi da quella tragica mattina.
In prima fila, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Conte e la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Mattarella ha dapprima incontrato privatamente in Prefettura il Comitato dei familiari delle vittime del crollo di Ponte Morandi. I familiari erano stati invitati a partecipare alla cerimonia di inaugurazione, ma avevano opposto il rifiuto, perché ritenevano che l'evento prendesse un indirizzo troppo festoso. Mattarella, conosciuta la situazione, ha imposto una cerimonia sobria ed è nato l'incontro privato. A questo punto, il Comitato ha accettato che sul ponte fossero letti i nomi dei loro congiunti morti.
"Le responsabilità non sono generiche, hanno sempre un nome e un cognome, sono sempre frutto di azioni o di omissioni" ha detto loro Mattarella. "E' importante ci sia un'azione severa e rigorosa di accertamento delle responsabilità", ha sottolineato il Capo dello Stato, assicurando che seguirà "passo passo" lo svilupparsi della situazione.












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