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Coronavirus, Conte: “Siamo a pieno regime nella Fase 2 con fiducia e responsabilità”

Roma, 17 Maggio 2020 - "Con questa manovra gettiamo un ponte per affrontare l'urto e l'impatto di questa crisi, abbiamo introdotto misure importanti per costruire il nostro futuro. È una emergenza molto pesante che sta assorbendo a tutti grandi energie fisiche, economiche e anche morali, ma non ci possiamo permettere di fermarci, adesso più che mai dobbiamo correre". Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa nella sede di Palazzo Chigi, luogo in cui sono tornati i giornalisti dopo aver individuato spazi idonei per garantire la sicurezza.

"Siamo nella condizione di affrontare la Fase 2 con fiducia ma anche con senso di responsabilità", ha aggiunto Conte. Dal 18 maggio "riprende la vita sociale e riprendono gli incontri con gli amici''. "Affrontiamo la fase 2 con voglia di ricominciare ma con prudenza".

"Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva dei contagi potrà tornare a salire". "Dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere, ci ritroveremmo con un tessuto produttivo, sociale fortemente danneggiato". "Abbiamo un Piano nazionale monitoraggio molto sofisticato. Non mi risulta altri Paesi ce l'abbiano. Altrimenti la riapertura sarebbe stata un rischio".

"I dati della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci confermano che la strada che abbiamo seguito è quella giusta, che gli sforzi fatti hanno prodotto i risultati attesi".

"Sono consapevole che il dl rilancio nonostante una cifra considerevole, 55 miliardi, non potrà essere la soluzione di tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo. Ma stiamo dando una mano a chi deve ripartire". "Stiamo procedendo alla riapertura della attività economiche e produttive con gradualità e prudenza. Sono consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economia e rilancio degli affari". È il caso di "negozi, bar, ristoranti... Ho letto anche io i cartelli 'senza aiuti non potremo riaprire'.

"In questa fase sarà importante il dialogo con Anci, Upi, tutti gli enti locali: dovranno anche loro assumersi responsabilità. Abbiamo attuato flussi di informazione per tenerci sempre informati e intervenire su casi e luoghi circoscritti. Le regioni collaboreranno con noi per far rispettare tutte le misure di sicurezza: Le abbiamo coinvolte nell'elaborazione di linee guida e insieme vigileremo". Con i governatori ''non c'è nessuno scarico di responsabilità, non si gioca in una fase di emergenza".

“La Lombardia sta combattendo la battaglia più dura, è nella fascia di rischio moderato. "Abbiamo predisposto un Piano articolato per la riapertura. In questo momento la Lombardia sta affrontando una prova più difficile rispetto alle altre quindi consiglio a tutti i lombardi di essere particolarmente attenti. Ma in questo momento non abbiamo motivo di dire alla Lombardia che non apre. Perché non è nella fascia che giustifica la chiusura".

"Dal 3 giugno sarà possibile spostarti dagli Stati dell'Unione Europea in Italia, senza l'obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo".

"Dal 15 giugno riapriranno i teatri e i cinema". Per i bambini "ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico ricreativo". Sono state le stesse associazioni di categoria a chiedere al governo di orientarsi per la riapertura il 15 giugno. La riapertura sarà possibile da quella data ma le Regioni avranno la facoltà di posticipare o anticipare l'apertura a seconda dell'andamento della curva epidemiologica.

"Da lunedì 18 riaprono negozi di vendita al dettaglio i servizi legati alla cura della persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub". "Da lunedì riaprono anche gli stabilimenti balneari e le celebrazioni liturgiche".  Riapriranno le attività commerciali a patto che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo. Riprendono anche gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche il calcio". Per palestre e piscina, il via sarà per il 25 maggio.

“Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione dell'app immuni". "Sono stati acquistati 150mila test sierologici e siamo disponibili ad acquistarne altri 150mila. Stiamo lavorando su tutto, con i test sierologici e tamponi, ma occorre del tempo".

"Siamo sensibili alla libera informazione. Il mio pensiero va anche ai giornalisti dell'Ansa". "Sono diverse le testate in difficoltà. Qualche misura per l'editoria l'abbiamo introdotta nel decreto rilancio, cercheremo di porre sempre la massima attenzione, la massima sensibilità alla libera informazione".

"Se leggiamo i giornali vediamo dei tentativi di dare qualche spallata al governo. Ma a parte il chiacchiericcio, dobbiamo concentrarci sugli obiettivi che abbiamo davanti. Dobbiamo progettare la ripresa a pieno regime del Paese, non possiamo lasciarci distrarre".

"Prima di valutare l'operato" di Arcuri "la inviterei a porsi nelle sue condizioni. A ripercorrere il lavoro che ha dovuto fare fin dall'inizio quando in tutto il mondo si è scatenata una pandemia ed era pressoché impossibile procacciarsi una partita di mascherine...". Il premier Giuseppe Conte difende il commissario straordinario Domenico Arcuri. "Quello che ha fatto Arcuri è chiaro. È stato un impegno faticoso non sottovaluterei la qualità del suo operato. Se lei ritiene di poter fare meglio, ne terrò conto", dice poi Conte con una battuta al giornalista critico nei confronti del commissario.

"Per avventurarsi a fare una data per la ripresa del campionato bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c'è". "Il ministro Spadafora sta seguendo con grande attenzione il mondo dello sport, è molto responsabile come tutto il Governo. Bisogna prima capire e aspettare che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in condizioni di massima sicurezza".

"Ho ascoltato tante le opposizioni con cui c'è una reale collaborazioni. Sono andato molto spesso in parlamento, credo che tornerò l'inizio della prossima settimana, Non vado mai via dopo aver parlato, ascolto sempre tutti e a volte anche da opposizione ci sono stimoli a far meglio".

"Siamo in una situazione di distanziamento ma con il Dpcm cercheremo di assicurare manifestazioni statistiche con regole di distanziamento. Se le opposizioni intendono manifestare sono liberissime, non mi permetto di sindacare le loro scelte".

"La riforma del taglio della burocrazia è la più difficile da realizzare, a parole tutti condividono gli obiettivi ma quando si inizia a lavorare e si inizia a sottrarre qualche competenza si crea un circuito di resistenza incredibile. Noi abbiamo la testa dura e credo ci riusciremo".

"In situazioni di grande difficoltà è chiaro che il rischio di cadere nelle mani di circuiti criminali, come usura, è tanto. Col dl liquidità stiamo monitorando i flussi, abbiamo predisposto una cospicua garanzia dello Stato per favorire l'erogazione delle liquidità".

"Sono stato tacciato di essere paternalista e dittatore, mi sembra che la faccia quando c'è da assumersi responsabilità io ce la metta sempre".

Il governo lavora per far sì che il 'Recovery fund' sia ingente, senza condizioni e che contenga anche molte risorse "a fondo perduto". "Dobbiamo fare in modo che il 'Recovery fund' sia di dimensioni consistenti, sganciato da condizioni e contenga una cospicua parte di attribuzioni a fondo perduto".

''Confido che già domani il dl rilancio possa andare in Gazzetta Ufficiale, confido che ci vada già domani. L'accordo politico c'è, ora stanno lavorando i tecnici, in queste ore è alla bollinatura finale''.

"Al di là della capogruppo e delle società che sono a monte della catena", quelle di Fca "sono fabbriche italiane, che producono in Italia e occupano tantissimi lavoratori". “È un problema che affronteremo nel dl semplificazione", aggiunge Conte che osserva come ci sia "un problema anche di competizione tra ordinamenti. Non dobbiamo porci il problema di chi e come sta in Inghilterra o in Olanda o in altri paesi, dobbiamo rendere più attraente il nostro ordinamento giuridico. Dobbiamo chiederci: 'perché vanno all'estero?' Non c'è solo ovviamente un diritto societario più attraente, ci sono anche agevolazioni fiscali, il cosiddetto dumping fiscale. E noi non intendiamo più concedere questo vantaggio. Stiamo lavorando a questo".

Nei fatti noi già concediamo tante agevolazioni fiscali. Un anno bianco sarebbe creare un grave ammanco nelle casse dello Stato, quello che possiamo permetterci lo abbiamo già introdotto e in maniera consistente".

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