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Coronavirus – Protezione civile: 1.189 nuovi positivi, 525 morti, 2.072 guariti. Record di tamponi fatti

Roma, 16 Apr 2020 - Consueto appuntamento con la sede della Protezione civile per l'aggiornamento dei dati relativi all'emergenza Covid-19 in Italia. Con il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Per la prima volta dal 20 marzo i pazienti nei reparti sono infatti scesi sotto tremila: ad oggi sono infatti 2.936, 143 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.032 sono in Lombardia, 42 in meno rispetto a ieri. Dei 106.607 malati complessivi, 26.893 sono ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a ieri, e 76.778 sono quelli in isolamento domiciliare. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 168.941, con un incremento rispetto a ieri di 3.786.

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 33.090 i malati in Lombardia (169 in più rispetto a ieri), 13.663 in Emilia-Romagna (+86), 13.783 in Piemonte (+588), 10.800 in Veneto (+11), 6.613 in Toscana (+196), 3.437 in Liguria (-27), 3.124 nelle Marche (+27), 4.144 nel Lazio (+97), 3.118 in Campania (+31), 2.087 a Trento (-17), 2.625 in Puglia (+52), 1.330 in Friuli Venezia Giulia (-64), 2.108 in Sicilia (+27), 1.850 in Abruzzo (+40), 1.593 nella provincia di Bolzano (+17), 536 in Umbria (-46), 865 in Sardegna (-5), 847 in Calabria (+28), 518 in Valle d'Aosta (-30), 273 in Basilicata (+12), 203 in Molise (-3). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.608 in Lombardia (+231), 2.843 in Emilia-Romagna (+55), 2.094 in Piemonte (+79), 981 in Veneto (+41), 585 in Toscana (+29), 828 in Liguria (+21), 764 nelle Marche (+18), 316 nel Lazio (+5), 286 in Campania (+8), 322 nella provincia di Trento (+4), 299 in Puglia (+11), 217 in Friuli Venezia Giulia (+5), 187 in Sicilia (+6), 243 in Abruzzo (+3), 225 nella provincia di Bolzano (+2), 55 in Umbria (+1), 85 in Sardegna (+2), 72 in Calabria (+1), 122 in Valle d'Aosta (+1), 22 in Basilicata (+1), 16 in Molise (+1).

"Come stiamo vedendo ormai da alcuni giorni siamo in un trend discendente, con le curve dei contagiati, ricoverati e deceduti che hanno come sappiamo uno sfalsamento temporale". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa in Protezione civile. Regione per regione Dai dati della Protezione civile emerge che sono 33.090 i malati in Lombardia (169 in più rispetto a ieri), 13.663 in Emilia-Romagna (+86), 13.783 in Piemonte (+588), 10.800 in Veneto (+11), 6.613 in Toscana (+196), 3.437 in Liguria (-27), 3.124 nelle Marche (+27), 4.144 nel Lazio (+97), 3.118 in Campania (+31), 2.087 a Trento (-17), 2.625 in Puglia (+52), 1.330 in Friuli Venezia Giulia (-64), 2.108 in Sicilia (+27), 1.850 in Abruzzo (+40), 1.593 nella provincia di Bolzano (+17), 536 in Umbria (-46), 865 in Sardegna (-5), 847 in Calabria (+28), 518 in Valle d'Aosta (-30), 273 in Basilicata (+12), 203 in Molise (-3). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.608 in Lombardia (+231), 2.843 in Emilia-Romagna (+55), 2.094 in Piemonte (+79), 981 in Veneto (+41), 585 in Toscana (+29), 828 in Liguria (+21), 764 nelle Marche (+18), 316 nel Lazio (+5), 286 in Campania (+8), 322 nella provincia di Trento (+4), 299 in Puglia (+11), 217 in Friuli Venezia Giulia (+5), 187 in Sicilia (+6), 243 in Abruzzo (+3), 225 nella provincia di Bolzano (+2), 55 in Umbria (+1), 85 in Sardegna (+2), 72 in Calabria (+1), 122 in Valle d'Aosta (+1), 22 in Basilicata (+1), 16 in Molise (+1).

Ad oggi sul conto corrente della Protezione civile "sono state raccolte donazioni per 126.174.456 euro, circa 34 milioni dei quali già spesi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori per le strutture ospedaliere". Lo ha detto il commissario all'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa.

"Oggi è rientrato in Italia un paziente trasferito in Germania, grazie all'unità di crisi di Regione Lombardia Areu-118. Il paziente è in buone condizioni, non necessita di trattamenti di terapia intensiva: avrà un breve periodo di riabilitazione, prima del rientro al proprio domicilio".

"Quello dei test sierologici è un tormentone che ci accompagna giorno dopo giorno. Ci sono molti prodotti e il numero è in crescita, e questo è un dato molto positivo. Sappiamo però anche che sono recenti, e una valutazione precisa in termini di sensibilità e specificità e del loro valore predittivo non c'è, sono in fase di messa a punto. E' una questione in itinere, oggi patenti di immunità è difficile poterle dare, è sempre necessario poi aggiungere un tampone. In prospettiva questo evolverà e acquisiremo nuove conoscenze. Oggi non ci sono le basi tecnico scientifiche per un patentino di immunità." al Coronavirus. E' quanto sostiene Silvio Brusaferro, direttore dell'Istituto superiore di sanità durante la conferenza stampa presso la protezione civile.

"Io voglio aspettare gli esiti delle valutazioni che sta facendo il gruppo di lavoro guidato dal dottor Colao per esprimere un mio giudizio". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, rispondendo a una domanda sull'avvio della fase 2. "Il Comitato Tecnico Scientifico sta analizzando tutte le varie opzioni, sta valutando l'impatto delle diverse misure, tenendo conto che il faro guida per noi è fare in modo che il famoso R0 rimanga sotto l'1. Si sta ragionando su quali sono il mix di misure che possano consentire di rilasciarne alcune e allo stesso tempo mantenere R0 sotto l'1". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa presso la Protezione Civile sull'emergenza coronavirus.

"Le nostre stime ipotizzano che oltre il 90% delle persone non è venuto in contatto con il virus e quindi è suscettibile. Ciò significa che bisogna tenere molto alta l'attenzione pur in presenza di un'efficacia delle misure di contenimento testimoniata anche dai dati di oggi in miglioramento". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa della Protezione civile, precisando come per avere immunità di gregge il 70-80% della popolazione deve essere immunizzata. Quanto ai test sierologici, Brusaferro ha ribadito che quelli più efficaci per sensibilità, specificità e valore predittivo sono ancora in fase di messa a punto.

"Dobbiamo essere molto cauti nelle misure che prendiamo per evitare che ci sia una ripartenza della curva dei contagi. Bisogna muoversi in maniera graduale, individuando alcuni settori su cui è possibile fare riflessioni accompagnandoli però da misure di monitoraggio, per vedere se riusciamo a mantenere l'R con zero sotto la soglia che ci interessa. La circolazione del virus è meno intensa ma è presente. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di portare R0 sotto uno, dobbiamo muoverci passo dopo passo. Il movimento e l'attività fisica anche sono importanti per la salute, ma dobbiamo declinarli in modo che il rischio sia ridotto". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa in Protezione civile.

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