Roma, 10 Apr 2020 - "Sono 1.985 i guariti da ieri, per un totale di 30.455". Lo dice il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in conferenza sul coronavirus. I casi totale di Coronavirus in Italia hanno raggiunto quota 147.577 (+3.951). I casi totali comprendono gli attualmente positivi (98.273), i guariti (30.455) e i decessi (18.849). "Scendono i ricoverati con sintomi, ora sono 28.242. Mentre sono 3.497 quelli in terapia intensiva". Oggi si sono registrati 579 decessi, in totale sono 18.849. "Sono 16.419 i volontari in campo che si aggiungono al personale delle strutture operative e al personale sanitario".
Forte freno all'incremento dei casi totali di coronavirus in Italia: +1.951 rispetto a ieri, contro i +4.204 che si riferivano alle 24 ore precedenti, cioè mercoledì su giovedì. Ad oggi il numero dei casi totali ammonta a 147.577, comprendente il totale dei positivi (98.273), quello dei guariti (30.455) e quello dei deceduti (18.849). È questo il primo elemento che emerge dal briefing stampa pomeridiano nella sede nazionale della Protezione civile dove il capo Dipartimento, Angelo Borrelli, ha fatto il punto sulla diffusione dell'epidemia. Il numero di positivi è aumentato di 1.396 unità rispetto a ieri (ne erano stati segnalati +1.615); quello delle persone guarite registra +1.985 (ieri era +1.979) e quello dei deceduti +570 (ieri erano segnalati +610). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono scese a 3.497, con un decremento di 108 unità su ieri; quelle ricoverate con sintomi sono 28.242, cioè 157 in meno su ieri; le persone in isolamento domiciliare sono attualmente 66.534 (+1.661 su ieri, anche questo un dato in flessione rispetto alle +1.789 segnalate ieri). I tamponi effettuati sono in totale 906.864, con un incremento di 53.495 rispetto a ieri.
L'assistenza domiciliare "molto bassa nel nostro paese, deve essere potenziata": lo ha sottolineato Roberto Bernabei, presidente dell'Associazione Italia Longeva e componente del comitato tecnico scientifico, nel corso della quotidiana conferenza stampa per fare il punto sul coronavirus presso la sede della Protezione civile. Nel corso dell'incontro con i giornalisti che, oggi, non ha lasciato spazio alle domande a causa della quasi coincidenza con la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Bernabei si è soffermato, in particolare, sui dati forniti oggi dall'Istituto superiore di sanità (Iss): "Si è confermato - ha sottolineato - che la comorbilità, ossia il fatto di avere più malattie insieme, gioca un ruolo importante in questo coronavirus: il 63% dei deceduti aveva tre o più patologie. Questo dato ci dice due cose: uno, se uno è in questa situazione bisogna stare molto attenti e seguire le terapie che il medico ha dato. Dall'altra parte le strutture sul territorio - il ministro Speranza su questo è molto determinato - devono essere potenziate: assistenza domiciliare, rsa con tutte le problematiche emerse in questi giorni, cure palliative e hospice, riabilitazioni sono tute strutture che devono essere potenziate. L'assistenza domiciliare, in particolare, molto bassa nel nostro paese - ha detto Bernabei - deve essere potenziata. Su questo c'è forte intendimento: è uno dei fullout positivi - ha concluso - che usciranno da una vicenda che positiva non è".