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Coronavirus, i dati della Protezione civile. Borrelli: meno 17 ricoverati in t.i., più 819 guariti

Roma, 5 Apr 2020 - Il punto sull'andamento dell'epidemia in Italia nel consueto aggiornamento dalla Protezione civile. I dati comunicati dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli. I deceduti nelle ultime 24 ore sono 525, dall'inizio dell'emergenza le vittime sono 15.887. I guariti in totale in Italia sono 21.815, più 819 rispetto a sabato 4 aprile.

Calano i ricoveri in terapia intensiva -17 e di persone ricoverate con sintomi -61. Dall'inizio dell'emergenza sono 128.948 le persone contagiate dal Coronavirus, in aumento di 4.316 rispetto a ieri. I tamponi eseguiti ad oggi sono 657.224. Rispetto a ieri sono stati eseguiti 34.237 tamponi in più.

"La curva ha iniziato la discesa e inizia a scendere anche il numero dei morti. Iniziamo a pensare alla fase 2 se i dati si confermano, ovvero a riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia".

Lo ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa in protezione civile.

"Nel nostro Paese si è avviata una fiorente attività di produzione di mascherine a uso della popolazione. L'Iss, sulle mascherine chirurgiche, ha ricevuto richieste e le ha autorizzate. Le produzioni che si sono avviate ne renderanno possibile la fornitura a tutta la popolazione". Lo ha detto il capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

"L'uso delle mascherine è utile nei luoghi chiusi", ha sottolineato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante il punto stampa della protezione civile sull'emergenza Coronavirus. Nei luoghi chiusi infatti, ha spiegato, "può essere difficile mantenere le distanze" e quindi l'uso della mascherina "aiuta". Le misure per contrastare l'infezione, ha ribadito, "sono da una parte il distanziamento fisico e dall'altra il lavaggio delle mani". Per quanto riguarda la protezione delle vie aeree, ha aggiunto, c'è una duplice valenza: ovvero se siamo portatori di una patologia e potremmo diffondere intorno a noi le famose 'goccioline', come potrebbe accadere alle persone positive che non sanno di esserlo, e se bisogna proteggersi da altre persone che possono veicolare la malattia". In questo senso "nei luoghi confinati" la mascherina "aiuta a proteggersi dal contagio".