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Borrelli: da ieri 1.109 guariti, 2.107 nuovi positivi e 837 morti. In calo quelli colpiti dal Virus e anche i ricoveri sono diminuiti.

Roma, 31 Mar 2020 - Sono 4.023 i malati di covid-19 ricoverati in terapia intensiva ad oggi. Lo ha comunicato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel consueto punto stampa di aggiornamento, precisando che dei totali 77.635 casi positivi al coronavirus, 28.192 sono ricoverati con sintomi, 45.420 sono in isolamento domiciliare e 4.023 in terapia intensiva, erano ieri 3.981. Il numero totale dei casi da inizio emergenza - inclusi i guariti (15.729) e i deceduti (12.428) sale a 105.792, +4.053 da ieri. "Oggi registriamo 837 deceduti".

​Oggi salgono a 2.107 i nuovi positivi da coronavirus, in leggera ripresa rispetto ai 1.648 casi registrati ieri (77.635 casi totali). In lieve aumento anche i decessi passati a 837 rispetto agli 812 registrati ieri (12.428). Continua ad essere superiore a mille (1.109) il numero dei guariti seppur in calo rispetto al record di ieri pari a 1.590 pazienti guariti (15.729). Lo ha comunicato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nella conferenza stampa quotidiana.

"Le donazioni per la Protezione Civile hanno raggiunto oltre 75 milioni, vogliamo ringraziare gli italiani per la loro generosità grande e piccola e ringraziamo tutti. Queste risorse sono state già impiegate per 8,1 milioni per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari".

"Se vogliamo sconfiggere questo virus dobbiamo continuare a mantenere il distanziamento sociale. Questa regola deve essere ferrea".

"Cala l'incremento dei ricoverati, da 1.276 il 26 marzo a 409 ieri a 397 oggi, e lo stesso in terapia intensiva, dai 120 del 26 ai 42 di oggi. È una fotografia generale dell'andamento e di come il sistema ospedaliero fa fronte a questi numeri, che sono in via di contenimento". Lo ha detto Roberto Bernabei, geriatra del policlinico Gemelli e membro del comitato tecnico scientifico, al punto stampa in Protezione Civile.

"L'età media dei deceduti è di 79 anni, per il 70% si tratta di uomini, le donne sono più forti. Il Coronavirus colpisce organismi con delle fragilità. Ci sono 23 deceduti sotto i 40, 15 hanno patologie associate". Lo ha detto Roberto Bernabei, componente del comitato tecnico scientifico della protezione civile, in conferenza stampa.

"Le donne sono più forti e resistenti. L'età media dei deceduti è 79 anni: il 70% sono uomini e il 30% donne". Lo ha detto il professor Roberto Bernabei, ordinario di geriatria dell'Università Cattolica di Roma, che ha partecipato alla consueta conferenza stampa giornaliera della Protezione civile per fare il punto sull'emergenza Coronavirus.

"Sono 12.204 i volontari impiegati nell'emergenza coronavirus". Lo ha riferito il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano.

Le malattie associate sono un elemento di rischio in casso di infezione da coronavirus. Lo ha detto il professor Roberto Bernabei, geriatra del Policlinico Gemelli e membro del Comitato tecnico scientifico, nel corso del punto stampa in Protezione Civile. "Il coronavirus colpisce organismi con fragilità", ha detto Bernabei, dettagliando che il 52% dei deceduti aveva 3 patologie associate, il 25% ne presentava due, il 21% ne presentava una. Tra i deceduti, 23 erano di età inferiore ai 40 anni, e 15 di questi con patologie associate. "Quindi chi ha qualche patologia è bene che la tratti bene e la curi con attenzione perché così il rischio diminuisce", ha detto il geriatra.

"Dobbiamo mettere mano sulle residenze sanitarie, ci sono 300mila ospiti che devono avere punti di riferimento. Oggi è una zona molto grigia, con enormi differenze tra regioni e tra Asl, ne abbiamo parlato in comitato e verremo fuori con indicazioni puntuali perché questo terreno è assolutamente da arare". Lo ha detto Roberto Bernabei, geriatra del policlinico Gemelli e membro del comitato tecnico scientifico, al punto stampa in Protezione Civile.

Il comitato tecnico scientifico sta lavorando sulle aperture. "Sulle aperture stiamo lavorando. Abbiamo iniziato ieri. Lavoriamo per dire cose semplici, efficaci e che abbiano senso. Abbiamo appena cominciato".  Lo ha detto il professor Roberto Bernabei, ordinario di geriatria dell'Università Cattolica di Roma alla conferenza stampa giornaliera della Protezione civile per fare il punto sull'emergenza.

"Penso tutto il bene possibile del modello Bologna, che controlla e mappa meglio le persone in isolamento a casa, prima del ricovero. È chiaro che nell'ondata dell'emergenza e del numero incredibile di persone con sintomatologia grave abbiamo pensato a rafforzare gli ospedali, ma il discorso del territorio lo dobbiamo iniziare. È importante nel prossimo anno fare operazioni di questo tipo". Lo ha detto Roberto Bernabei, componente del comitato tecnico scientifico della protezione civile, in conferenza stampa.

"Da alcuni giorni abbiamo avuto questa esigenza della scarsità di reagenti per i tamponi. Ho invitato il ministero della salute a fare un tavolo per individuare soluzioni. È una delle esigenze che stiamo andando a soddisfare e che necessita di un coordinamento a livello nazionale". Lo ha detto il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa.