Roma, 14 Mar 2020 - Riflettori puntati sulle misure previste dal governo per risollevare il Paese. L'obiettivo del governo è approvare un decreto salva economia al più presto, già nelle prossime ore, con un Cdm straordinario nel weekend. Il pacchetto in discussione previsto inizialmente di circa 4 miliardi, raddoppiato poi a 7,5 miliardi, potrebbe alla fine arrivare a 15 miliardi, facendo salire l'asticella del deficit intorno al 2,7%-2,8%. Sul fronte fisco, si lavora allo stop ai mutui, per i redditi più bassi. C'è poi il capitolo scuola-lavoro. Due, al momento, le opzioni sul tavolo: "congedo parentale per 12 giorni" con un 30% di trattamento retributivo per redditi medio-alti e l'80-100 per i redditi bassi. Oppure in alternativa, voucher da 600 euro per la babysitter (più "pesante" per il personale infermieristico).
Il decreto in arrivo dovrebbe poi contenere aiuti diretti e indiretti alle imprese dei settori colpiti: sul fronte liquidità, Governo al lavoro con Abi e Bankitalia per costruire una moratoria creditizia a favore delle imprese e garantire decine di miliardi, probabilmente con parziale garanzia pubblica. Pronta a scattare anche l'operazione ammortizzatori sociali che riguarderà tutti i settori produttivi, su tutto il territorio nazionale. Centralissimo il capitolo Sanità, il settore più sotto stress nello sforzo per contenere l'emergenza e di conseguenza quello che ha bisogno di strumenti e interventi immediati: in arrivo l'assunzione di 5 mila medici e 15 mila infermieri.
Un giorno e una notte di confronto per arrivare all'accordo tra governo, sindacati e imprese sulla gestione dell''emergenza coronavirus nelle aziende e sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. Il confronto tra imprese e sindacati, in videoconferenza da ieri con Palazzo Chigi, è ripartito questa mattina e si è concluso con la firma per il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro. Al tavolo Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Confapi.
Chi non può adeguarsi subito all'emergenza coronavirus chiuderà per qualche giorno, gli altri no. Questo in sostanza il punto d'intesa raggiunto tra il premier Giuseppe Conte, il Governo, i sindacati e gli industriali. Una videoconferenza cominciata ieri mattina, proseguito nel pomeriggio e in serata, sigilla la tregua dopo le tensioni emerse nelle scorse ore e Conte può così passare al passo successivo per arginare l'emergenza italiana: quella sanitaria e quella economica, cuore dei due prossimi provvedimenti che il governo si prepara a varare.
Ai lavoratori degli stabilimenti di tutta Italia sarà fornito già nelle prossime ore un kit per la sicurezza: dalla mascherine ai guanti, tutto gratuitamente. È questo uno dei passaggi chiave del video incontro, in mattinata, tra Conte, i ministri Gualtieri, Catalfo, Patuanelli, D'Incà, il sottosegretario Fraccaro e i vertici di Cgil, Cisl e Uil nonché di Confindustria, Confapi e Confartigianato. Una riunione svoltasi "in un clima molto costruttivo" dove è emersa la "collaborazione" delle parti sociali "per una soluzione condivisa", spiega una nota di Palazzo Chigi.
L'accordo prenderà forma nella redazione di un protocollo di sicurezza ad hoc per i lavoratori negli stabilimenti di ogni tipo. Stabilimenti sui quali Conte non cambia strategia: l'attività produttiva delle filiere italiane non può essere interrotta in un contesto economico già difficilissimo.
Nessuna nuova misura restrittiva sulle fabbriche, insomma, ma l'assicurazione che "noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire loro condizioni di massima sicurezza", spiega il capo del governo alle parti sociali esaltando il ruolo di chi - dai medici ai vigili del fuoco - in piena emergenza continua a recarsi nel proprio posto di lavoro: "In questo momento sono le colonne portanti su cui si regge l'intero Paese". I protocolli di sicurezza, è la richiesta del governo agli industriali, devono essere rigidissimi. E chi non è pronto potrà stoppare la propria attività per avere il tempo di adeguarsi. Nel frattempo, le aziende potranno approfittarne per "sanificare" le aree e "sarà consentito l'uso degli ammortizzatori sociali". Tutto il necessario, insomma, perché gli stabilimenti restino aperti. Anche perché il governo deve già fronteggiare chi, da Fincantieri alla Ducati, ha deciso in autonomia già di sospendere tutte le attività.
"il premier Giuseppe Conte ed il Presidente Emmanuel Macron hanno avuto uno scambio di vedute a proposito del Coronavirus. Macron ha ribadito il sostegno della Francia alle misure già intraprese dall'Italia. Entrambi hanno convenuto sull'importanza di una reazione forte, univoca ed efficace dell'Ue per quella che è un'emergenza tanto sanitaria quanto d'impatto economico". Lo rende noto Palazzo Chigi che informa poi anche di un'altra telefonata ricevuta dal premier "da parte del Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson. I due Primi Ministri hanno convenuto che la pandemia deve essere gestita a livello globale" ed "è stata confermata la necessità della più ampia collaborazione internazionale sul tema, soprattutto in ambito G7".
Secondo gli ultimi dati forniti ieri alle 18 dalla Protezione Civile sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più rispetto al giorno precedente, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa. Sono 1.328 i malati ricoverati in terapia intensiva, 175 in più rispetto a ieri. Dei 14.955 malati complessivi, 7.426 sono poi ricoverati con sintomi e 6.201 sono quelli in isolamento domiciliare. I morti sono 1.266, 250 in un solo giorno. I guariti sono 1.439, 181 in più del giorno precedente, ha aggiunto Borrelli.
Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 7.732 i malati in Lombardia (836 in più di ieri), 2.011 in Emilia Romagna (+253), 1.453 in Veneto (+156), 794 in Piemonte (+240), 698 nelle Marche (+128), 455 in Toscana (+103), 242 nel Lazio (+70), 213 in Campania (+39), 304 in Liguria (+61), 236 in Friuli Venezia Giulia (+88), 126 in Sicilia (+15), 121 in Puglia (+23), 157 in Trentino (+55), 83 in Abruzzo (+5), 73 in Umbria (+11), 17 in Molise (+1), 43 in Sardegna (+4), 27 in Valle d'Aosta (+1), 37 in Calabria (+5), 123 in Alto Adige (+20), 10 in Basilicata (+2).
Quanto alle vittime, se ne registrano: 890 in Lombardia (+146), 201 in Emilia Romagna, (+55), 42 in Veneto (+10), 46 in Piemonte (+20), 27 nelle Marche (+5), 5 in Toscana (+0), 17 in Liguria (+6), 2 in Campania (+1), 11 Lazio (+2), 10 in Friuli Venezia Giulia (+2), 5 in Puglia (+0), 2 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Abruzzo (+0), uno in Umbria (+1) uno in Valle d'Aosta (+0), 2 in Trentino (+1).
I tamponi complessivi sono 97.488, quasi oltre 65mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
È importante la donazione di sangue. In questa fase è importante che non si interrompano le donazioni, vorrei fare un appello a tutti i donatori, alle persone generose. È una pratica importante". Lo spiega il presidente Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa.
"C'è una raccomandazione, che vorrei enfatizzare: è molto importante per chi sta è in quarantena oppure per i positivi che il loro comportamento a casa sia molto rigoroso per evitare altri contagi nella stessa casa", afferma Brusaferro.
“È verosimile aspettarci casi in questo weekend nel Centro-sud in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L'incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. E' un'ipotesi, vedremo le curve, speriamo di essere smentiti dai fatti", ha poi aggiunto Brusaferro.
Le società di gestione degli aeroporti Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso limiteranno la propria operatività a partire da oggi 14 marzo 2020, ad eccezione di Milano Linate che inizierà lo stop temporaneo da lunedì 16 marzo. Lo comunica l'Enac.
"Devono garantire l'operatività aeroportuale senza limitazioni le società di gestione degli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di Stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali" dispone Enac aggiungendo che "in tutti gli aeroporti verranno comunque garantite alcune attività tra cui le esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo".