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Coronavirus, più di mille le persone positive in Italia. I morti sono 29

Roma, 29 Feb 2020 - Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus. A queste si aggiungono 29 persone decedute e 50 guariti in tutta Italia. Complessivamente, dall'inizio dell'emergenza sono stati dunque 1.128 i contagiati. È il bilancio fornito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Le tre Regioni maggiormente colpite dal Coronavirus in Italia hanno questi casi: 552 in Lombardia (52% del totale); 189 in Veneto (18%); 213 in Emilia Romagna (20%).

I nuovi decessi legati al Coronavirus registrati oggi sono 8, di cui 6 in Lombardia e due in Emilia Romagna. Lo ha detto Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, in conferenza stampa. Si tratta di "adulti, anziani", ha detto Borrelli. Sono oltre 18.500 i tamponi effettuati finora, ha detto il commissario per l'emergenza coronavirus.

"Delle 1.128 le persone risultate positive al Coronavirus il 52% è in isolamento domiciliare, le persone ricoverate con sintomi sono 401, il 10% sono in terapia intensiva".

Riguardo ai contagiati, nello specifico, in Lombardia ci sono 552 positivi, 40 dimessi e 23 deceduti, per un totale di 5.723 tamponi eseguiti. In Veneto 189 positivi, due deceduti e 8.659 tamponi. In Emilia Romagna 213 positivi, quattro deceduti e 1.550 tamponi. In Piemonte undici positivi e 308 tamponi. In Liguria 38 positivi, quattro dimessi e 121 tamponi. Marche: undici positivi e 68 tamponi. In Toscana dieci positivi, un dimesso e 531 tamponi. In Sicilia, 2 positivi e 2 dimessi e sei tamponi. Nel Lazio tre positivi, 679 tamponi. Campania: 13 positivi e 373 tamponi. In Puglia tre positivi e 252 tamponi. A Bolzano un positivo e 16 tamponi. In Abruzzo due positivi e 43 tamponi. In Calabria un positivo e 27 tamponi. In Sardegna nessun positivo e un solo tampone. In Umbria nessun positivo, 31 tamponi. In tutte le altre regioni non si segnalano contagiati.

Sono 46 casi i casi di positività al Coronavirus in Liguria. È il dato aggiornato oggi dalla Regione: di questi, 24 sono già ripartiti nella notte per il Piemonte e facevano parte del gruppo di turisti degli alberghi di Alassio. I tamponi in corso sono 7. Nel frattempo ad Imperia si registra un primo caso per la provincia del ponente ligure. “È una persona in sorveglianza attiva in Liguria fin dal suo arrivo - ha spiegato il governatore Giovanni Toti - con diligente autodenuncia della stessa. È chiusa in casa, dove sta facendo il decorso della sua malattia. Proviene da un'area di contagio lombarda, uno dei dieci comuni della zona rossa. È una storia nota e sotto controllo che non desta preoccupazione" ha concluso Toti.

"L'effetto delle misure adottate la scorsa settimana ci attendiamo che non possa avvenire prima di 8-10 giorni: ci vogliono 13-14 giorni per capire l'effetto e il tempo è esattamente dato dal tempo di incubazione". Lo ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante il punto stampa alla Protezione civile. "Quindi i casi che oggi individuiamo e segnaliamo sono casi che molto verosimilmente nella stragrande maggioranza hanno contratto l'infezione prima che adottassimo queste misure. Bisogna capire l'andamento della situazione prima di fare scelte o adottare misure che si basino sulla comprensione del fenomeno", ha concluso Brusaferro.

Si è concluso presso la sede della Protezione civile, il vertice sull'emergenza Coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e con lui i ministri Boccia, De Micheli, Lamorgese, Spadafora e Speranza e il capo della protezione, Angelo Borrelli per tre ore si sono riuniti in collegamento con i presidenti di tutte le Regioni. Presente anche il viceministro alla Salute, Sileri.

Sul tavolo, soprattutto, il tema della possibile riapertura delle scuole nelle Regioni coinvolte dalle misure di contrasto al coronovirus. Si va verso la conferma di una settimana della chiusura degli istituti scolastici per le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Alla riunione partecipa anche il professor Silvio Brusaferro.

Scuole ancora chiuse nelle tre Regioni più colpite dal Coronavirus? "Non abbiamo ancora confermato nulla, come nella mia natura voglio essere prudente. Per quanto riguarda le regioni" più colpite "adotteremo misure di prudenza che si distingueranno da altre regioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lasciando la sede della protezione Civile.

"Siccome ancora non abbiamo confermato nulla, come nella mia natura voglio essere prudente", ha ribadito Conte sottolineando che il comitato tecnico scientifico si è riunito ancora per le ultime valutazioni. E ha aggiunto: "Non mi fate anticipare nulla, ma ragionevolmente per quanto riguarda le tre regioni interessate, chiaramente adotteremo misure di prudenza che si distingueranno dalla stragrande maggioranza delle regioni".

Durante il vertice sul Coronavirus, a quanto si apprende dai partecipanti alla riunione in merito alle misure economiche, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha ricordato ai governatori in video collegamento che già ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga. "Si tratta di un primissimo intervento" ha detto Conte, annunciando che il governo sta già predisponendo un altro intervento di urgenza, "più organico e incisivo", di sostegno al tessuto produttivo delle regioni, che sarà approvato nei prossimi giorni. "Ma non ci accontenteremo" ha detto Conte, ricordando che il Governo stava già lavorando, prima dell'emergenza coronavirus, "a una terapia d'urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del Paese" che preveda tra le altre cose l'accelerazione dalla spesa degli investimenti, la semplificazione dei procedimenti amministrativi. "Non ci fermiamo qui" ha concluso Conte.