Carbonia, 26 Feb 2020 – Ricostruzione della rapina del quarto componente della banda di rapinatori –
Nelle prime ore del mattino del 28 Gennaio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Carbonia, agli ordini del Cap. Lucia Dilio, hanno arrestato tre giovani del posto, dei quali uno minorenne, presunti responsabili di concorso in rapina aggravata e lesioni personali gravissime ai danni di un 78enne di Piscinas.
In particolare, la sera del 26 ottobre 2019, il pensionato Pinuccio Uccheddu di 78 anni, dopo essere entrato in casa, all’imbrunire, venne aggredito all’interno della propria abitazione, da almeno due uomini con il volto coperto che, dopo aver disattivato il contatore e interrotto la luce elettrica, lo avevano colpito selvaggiamente con una spranga di ferro, in varie parti del corpo e una volta reso inerme il pensionato i malviventi lo aveva immobilizzato e imbavagliato con nastro adesivo e lacci e dopo aver rovistato in tutta la casa si sono impossessati di monili in oro e oggetti preziosi e una volta finita la razzia, si sono dileguati nelle campagne retrostanti.
Il bottino era composto da cinque orologi da collezione e vari oggetti in oro del peso di 450 grammi (una catenina, due orecchini, la fede nuziale della moglie appena deceduta, un bracciale ed un fermacravatte), e quindi portato via mentre il pensionato aveva riportato gravissime lesioni personali.
L’intensa ed efficace attività d’indagine, immediatamente avviata dai Carabinieri della stazione di Giba e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carbonia, ha già consentito di raccogliere forti elementi probatori, che hanno portato all’emissione di ordini di custodia cautelare in carcere per i due maggiorenni e presso una casa famiglia per il minorenne, misure tuttora in essere.
In seguito, tra i gravi indizi raccolti, particolare di rilievo è stato ricavato dai Carabinieri dagli investigatori della Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Lid (Laboratorio Informatico Distrettuale) della Procura della Repubblica di Cagliari, i quali esaminando attentamente i dati contenuti nel cellulare di uno degli arrestati, hanno trovato fotografie ritraenti due persone coperte da passamontagna, che, i militari della Stazione cc di Giba e Carbonia hanno fatto risalire al giorno e ora precedenti la rapina, scattate dentro la camera da letto di “Zio Pino”. In quell’occasione, i carabinieri riconobbero uno dei due arrestati per l’abbigliamento indossato perché proprietario del telefono che aveva scattato le fotografie. Tuttavia, il secondo individuo della foto rimaneva sconosciuto, poiché indossava indumenti differenti da quelli sequestrati ai primi tre arrestati, ma anche per la diversa corporatura e fisionomia rispetto a questi ultimi. A questo particolare della foto, si è aggiunto un altro importantissimo elemento investigativo: dall’esito degli esami biologici realizzati dai Carabinieri del Ris di Cagliari, infatti, è emerso che all’interno dell’abitazione di “Zio Pino”, teatro del reato, era stato isolato il profilo biologico di una quinta persona, “Person E”, che tuttavia non apparteneva ai fermati né alla vittima. Questi elementi hanno indotto gli inquirenti ad approfondire le indagini, che sono continuate col massimo scrupolo e riserbo, anche dopo l’esecuzione delle misure a carico dei primi tre identificati, ed hanno permesso di risalire ad un quarto partecipante alla rapina.
Si tratta di Michele Campesi, da poco 20 enne, disoccupato, di Villaperuccio, già noto ai militari del posto per i suoi precedenti di polizia nonché per essere un consumatore di stupefacenti. Questi, in particolare, subito dopo la rapina, era scappato all’arrivo dei Carabinieri, guadagnandosi la fuga attraverso la campagna dietro l’abitazione della vittima, facendo perdere le proprie tracce.