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Coronavirus. Borrelli: “Non ancora trovato paziente zero. Difficile prevedere diffusione”. Tre vittime tra Lombardia e Veneto. La terza a Crema.

Roma, 23 Feb 2020 - "Chiediamo ai cittadini di collaborare". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza in collegamento con "In mezz'ora in più" su rai tre. E aggiunge: " Lo Stato nel suo complesso sta facendo la sua parte". Poi: "Siamo al lavoro 24 ore su 24, è in corso un confronto con i presidenti di regione, con il presidente Conte e Borrelli per provare a rafforzare le misure per il contenimento del virus".

"Complessivamente abbiamo 132 persone che sono positive. Di queste due sono decedute e una è guarita". Così il commissario Angelo Borrelli un punto con i cronisti sull'emergenza coronavirus - fatto intorno alle 13 - sottolineando che 26 di queste sono in terapia intensiva. Ed ha aggiunto: "Ancora non è stato trovato il paziente zero. È difficile prevedere la diffusione. È stato giusto a questo punto chiudere i territori". Il Capo della Protezione Civile ha poi sottolineato che fino a questo momento sono stati effettuati "oltre 3000 i tamponi effettuati in tutta Italia".

"In Lombardia - ha spiegato Borrelli - sono 89 i casi, in Veneto 24 e in Piemonte 6. In Emilia Romagna 9 e 2 nel Lazio. Sono in totale 130 le persone di cui 54 ricoverate negli ospedali con sintomi. Sono invece 26 in terapia intensiva e 29 in isolamento domiciliare".

Sono già disponibili "migliaia di posti" letto in decine di strutture militari in Italia nel caso fosse necessario mettere i cittadini in quarantena ha spiegato Borrelli, spiegando che l'Esercito ha messo a disposizione 3.412 posti letto in oltre mille camere, mentre l'Aeronautica ne ha dati circa 1.750. "Abbiamo fatto inoltre una ricognizione con le regioni per gli alberghi - ha aggiunto - e siamo pronti ad utilizzarli".

Sono circa 500 gli uomini e le donne delle forze di polizia e delle forze armate che verranno inviati in Lombardia e Veneto per presidiare gli accessi alle aree focolaio del coronavirus e che devono restare isolate. Il personale sarà integrato a quello già presente sul territorio e sarà coordinato a livello locale dai prefetti, cui spetterà anche il compito di indicare le 'regole di ingaggiò per gli uomini impegnati a far rispettare le disposizioni contenute nel decreto del Consiglio dei ministri.

Le pattuglie delle forze di polizia presidieranno 24 ore al giorno 35 varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, che comprende il territorio di 10 comuni, e 8 varchi per entrare nel territorio di Vo' Euganeo. Il piano di cinturazione delle zone individuate come focolaio dalla diffusione del Coronavirus è stato definito questa mattina al Dipartimento di Pubblica Sicurezza presieduta dal capo della Polizia Franco Gabrielli, in contatto costante con i prefetti di Lodi e Padova.

I varchi da presidiare per impedire di entrare ed uscire dalle zone focolaio sono stati indicati dai prefetti di Lodi e Padova nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche i direttori centrali delle diverse direzioni del Dipartimento. Ai presidi ci sarà personale interforze e in queste ore il Dipartimento di Pubblica Sicurezza sta predisponendo l'invio nelle aree di ulteriore personale, in modo da garantire un controllo costante su tutte le 24 ore. All'interno delle aree indicate, secondo quanto si apprende, sarà possibile spostarsi e i controlli non saranno fissi: ci saranno pattuglie come già normalmente accade per i servizi quotidiani di controllo del territorio. Nel corso della riunione è stato anche ribadito - così come già indicato nelle circolari firmate dal direttore centrale di sanità del Dipartimento - che tutti gli operatori impegnati nei servizi nelle aree focolaio avranno in dotazione le protezioni individuali previste dai protocolli sanitari.

"Sono rimasto sorpreso dall'esplosione dei casi, li abbiamo tenuti sotto controllo fino a poco tempo fa. Ora abbiamo una serie di focolai, li vogliamo circoscrivere territorialmente". Così il premier Giuseppe Conte a Mezz'Ora in Più su RaiTre. "In Europa siamo stati i primi in Europa, sempre in prima fila con dei controlli più rigorosi e accurati. Anche questa potrebbe essere una spiegazione dei casi rilevati, noi facciamo molti più controlli - ha proseguito - Siamo ricorsi a migliaia di tamponi, dall'inizio abbiamo optato per una politica di massimo rigore. Non è da escludere che ora anche negli altri Paesi i numeri possano aumentare".  Ed ha aggiunto: "Il mio compito è lavorare ogni giorno. Già ieri ho avuto conferma che di fronte a questa emergenza non c'è distinzione tra maggioranza ed opposizione".

Il Presidente del Consiglio ha poi annunciato: "Ho appena firmato il decreto attuativo che dispone limitazioni per 14 giorni per le aree individuate come fulcri del contagio" da Coronavirus. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sottolineato che "è importante collaborare da parte di tutta la comunità nazionale ed esprimere solidarietà alle persone destinatarie di qualche misura restrittiva che creerà qualche sacrificio personale. È chiaro che sono dei sacrifici, ma li ripaghiamo con una maggiore assistenza, con la massima attenzione per la loro salute. Chiedo fiducia ma dò fiducia a loro: dobbiamo creare un'alleanza, un patto nell'interesse collettivo"

Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, intanto spiega, che in questa fase di contenimento del contagio, siamo già allertati ad una eventuale "fase successiva". E precisa che il virus non si contrae "solo incrociando una persona, bisogna avere contatto ravvicinato, facciamo attenzione".

La rapida diffusione del contagio porta l'Italia al quarto posto nella classifica mondiale dei contagiati, a ridosso del terzo posto occupato dal Giappone. 1) Cina: 77579; 2) Corea del Sud: 556; 3) Giappone: 135; 4) Italia: 132; 5) Singapore: 85; 6) Hong Kong: 70; 7) Thailandia: 35; 8) Usa: 35; 9) Iran: 28; 10) Taiwan: 28.

"Paghiamo il fatto di non aver messo in quarantena da subito gli sbarcati dalla Cina. Abbiamo chiuso i voli, una decisione che non ha base scientifica, e questo non ci ha permesso di tracciare gli arrivi, perché a quel punto si è potuto fare scalo e arrivare da altre località", dice il professor Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell'Oms, intervistato da La Stampa.

A causa del dilagarsi dei numeri di persone positive in regione, la Lombardia, ha emesso un'ordinanza per la chiusura delle scuole. Poco fa, stessa decisione, presa dal primo cittadino di Sesto San Giovanni." Annullate oltre alle gite scolastiche, tutti gli eventi sportivi culturali, le manifestazioni pubbliche. "Chiuderemo anche le biblioteche e i centri anziani. Sospesi anche gli eventi legati al carnevale previsti per il prossimo fine settimana" ha spiegato il primo cittadino, Roberto Di Stefano.

Il Prefetto del capoluogo lombardo ha annunciato che è stato attivato il Centro di monitoraggio per le emergenza. "Speriamo nella massima collaborazione di tutti i cittadini" ha detto.

Scuole di ogni ordine e grado chiuse per una settimana in Piemonte per l'emergenza Coronavirus. È quanto emerso dal tavolo di sicurezza in corso in queste ore nella sede della Protezione civile di Torino. Al vertice partecipano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell'ordine.

Il ministero dell'Università e la Ricerca ha invitato "le Istituzioni universitarie e quelle di Alta Formazione Artistico Musicale e Coreutica presenti nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna a sospendere comunque, fino al 29 febbraio 2020, l'attività didattica". È quanto si legge sul sito del Miur. "Come noto - ricorda la comunicazione - il Consiglio dei Ministri, nella serata di ieri, sabato 22 febbraio 2020, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid - 19 e ulteriori misure di contenimento. Fra le previsioni adottate dal Governo c'è anche quella relativa alla possibile sospensione dalla frequenza delle attività di formazione superiore, fatte salve le attività formative svolte a distanza. In attesa dell'adozione formale dei provvedimenti consequenziali previsti dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali", l'invito alla chiusura delle università nelle tre regioni. "Tale soluzione è in linea con le scelte già autonomamente assunte da alcune Istituzioni interessate e consegue da un confronto tra il Ministro e le stesse".

In Emilia Romagna sospese - fino al primo marzo compreso - anche le attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi.

La Libera Università di Bolzano e gli asili nido presenti sul territorio altoatesino resteranno chiusi da oggi fino a domenica 2 marzo per motivi di prevenzione sanitaria come previsto da decisioni ministeriali a seguito del diffondersi del coronavirus. La decisione della Provincia Autonoma di Bolzano segue quella presa dai cugini del Trentino nella serata di ieri. In Alto Adige fino a domenica 2 marzo le scuole materne, elementari, medie e superiori sono già chiuse per le vacanze di carnevale. La chiusura in questo momento riguarda, quindi, asili nido e le sedi della unibz di Bolzano, Bressanone e Brunico. Annullate tutte le attività al parco tecnologico Noi di Bolzano e le strutture legate all'università.

Da domani e fino al primo marzo saranno sospese tutte le attività didattiche e gli esami, e le conferenze e i dibattiti delle Università di Trieste e di Udine e della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati del capoluogo giuliano. Saranno inoltre chiuse biblioteche e sale studio. Lo hanno deciso concordemente la Regione Fvg e le autorità accademiche regionali a seguito della riunione del Comitato d'emergenza. Presenti il Governatore della Regione e del vicegovernatore con delega alla Protezione civile e alla Salute. L'incontro è convocato nella sede della Protezione civile regionale a Palmanova. Chiuse le università anche in Emilia Romagna.

Per prevenire il rischio contagio da Coronavirus, l'Università di Genova ha deciso "cautelativamente di sospendere per una settimana ogni attività didattica (lezioni e esami) a partire da domani, lunedì 24 febbraio". Lo ha annunciato il rettore dell'Ateneo Paolo Comanducci, questa mattina. La decisione, "al fine quindi di contribuire a ridurre gli spostamenti di grandi numeri di soggetti, vista l'ampia area di provenienza e la numerosità degli studenti del nostro Ateneo".

Anche la Scala si ferma per il coronavirus. In una breve nota, il teatro informa che "in relazione all'evolversi della diffusione del coronavirus, le rappresentazioni al Teatro alla Scala sono sospese a titolo cautelativo in attesa delle disposizioni delle autorità competenti".

É stata rinviata a settembre la fiera Myplant & Garden, il più importante salone professionale del verde in Italia in programma a Milano dal 26 al 28 febbraio. Lo rendono noto gli organizzatori sottolineando che la decisione è motivata dalla "gravità della situazione attuale" dovuta al coronavirus.

"Mi ha chiamato Giorgio Armani che mi ha detto 'io la sfilata la faccio a porte chiuse'. È giusto che ognuno faccia le sue scelte". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso della conferenza stampa in Prefettura a Milano sull'epidemia del coronavirus in corso in Lombardia che potrà avere ripercussioni sulla Settimana della Moda. A porte chiuse anche la sfilata di Laura Biagiotti.

Abbiamo firmato con il ministro Speranza l'ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante l'unità di crisi a Marghera.

L'Università Campus Bio-Medico di Roma, per il principio di massima precauzione sul fenomeno Coronavirus, ha disposto il rinvio della prova di ammissione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia previsto presso la Fiera di Roma per martedì 25 febbraio. Sono iscritti al test oltre 2.800 candidati provenienti da tutta Italia di cui una parte proveniente dalle regioni del Nord oggetto di restrizioni da parte delle Istituzioni preposte.

“È d'obbligo che medici e personale sanitario utilizzino i dispositivi di protezione personale per far fronte all'emergenza del nuovo coronavirus, ma ci sono ancora varie segnalazioni che non siano presenti a sufficienza in ospedali, al 118, tra i medici di famiglia e nelle strutture sanitarie". Lo afferma all'Ansa il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli. "E' una situazione - avverte - molto preoccupante sotto questo aspetto".

Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree 'focolaio' del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni. Il governo ha varato le misure straordinarie per contenere il coronavirus in Italia. Scatta il divieto per gite scolastiche in Italia e all'estero ma anche per le manifestazioni pubbliche. Saranno chiuse scuole, negozi e musei, stop a concorsi, attività lavorative private e degli uffici pubblici, fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la circolazione di merci e persone.

Primi effetti delle disposizioni del governo per far fronte all'emergenza coronavirus: il pullman che doveva portare 30 studenti del Convitto Nazionale Umberto I di Torino a Madonna di Campiglio, meta scelta per la gita sulla neve delle vacanze di Natale, è stato fermato. "Avevamo appuntamento in piazza Arbarello, ma ci hanno avvisato prima che la gita non si fa più", spiega la mamma di una studentessa. La comitiva era composta in tutto da sessanta persone: con i trenta studenti, di tutte le classi, c'erano infatti anche trenta accompagnatori adulti. "Era tutto pronto, mia figlia si è messa a piangere -racconta ancora la madre - Siamo rammaricati, ma è giusto cosi: bisogna pur prendere delle precauzioni, la salute viene prima di tutto, soprattutto quella dei bambini...".

Sarà una domenica diversa oggi in Lombardia e Veneto. Il governo, infatti, ha annullato ogni manifestazione sportiva nelle due regioni colpite da coronavirus comprese le tre gare di serie A Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. La decisione è arrivata al termine del consiglio dei ministri, che ha chiuso una giornata febbrile che aveva già visto, in ottica sportiva, l'annuncio del rinvio di Ascoli-Cremonese, gara valida per la 25/a giornata di Serie B.

Per l'emergenza Coronavirus si ferma oggi lo sport anche a Torino: la partita di Serie A tra i granata e il Parma viene rinviata a data da destinarsi.

Una task force dei medici della federazione per analizzare la situazione dell'emergenza Coronavirus e dare indicazioni precise sull'attività delle squadre nazionali: è questa la decisione del presidente della Figc, Gabriele Gravina, che dopo aver ufficializzato il rinvio delle gare in Lombardia e Veneto ha convocato la riunione per domani mattina alle 10 in via Allegri. Intanto sono stati rinviati gli stage delle nazionali Under 19 maschi e femminile.

Sono cinque le partite sospese in Serie C, oggi a seguito al provvedimento del governo che blocca l'attività sportiva in Lombardia e Veneto. La Lega Pro ha infatti ufficializzato la sospensione degli incontri Piacenza-Sanbenedettese, Giana-Como, Lecco Pro Patria, Arzignano Valchiampo-Padova e Feralpi Slò-Carpi.

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