Roma, 7 Feb 2020 - "Italia Viva nel momento in cui andremo in Parlamento si prenderà le sue responsabilità. Da parte mia non c'è stata alcuna rigidità. Viene il momento in cui dal mio punto di vista si deve accettare che ci sono tre forze politiche che hanno accettato l'accordo e una no. E non si dica che non c'è stato dialogo o coinvolgimento, credo che siamo all'ottavo vertice". E' il commento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al termine del vertice di maggioranza sulla prescrizione.
È bastata un'ora e mezza per mettere in chiaro tutte le differenze all'interno della maggioranza sul tema della prescrizione. Una maggioranza spaccata sul "lodo Conte bis". M5s, Pd e Leu hanno siglato un accordo che fa scattare il blocco della prescrizione dopo la condanna in primo grado e lo fa diventare definitivo dopo una seconda condanna in Appello. Italia Viva però ha votato contro avvisando gli alleati che non sosterrà questa mediazione.
"Alla fine di questo vertice ci sono tre forze politiche che si sono trovate d'accordo, lunedì ci sarà un Cdm straordinario sulla riforma del processo penale, per abbreviarne i tempi. E' quello che aspettavamo da tempo, lunedì verrà approvato il disegno di legge delega in Cdm, e finalmente si parte con la riforma per abbreviare i tempi e garantire che non ci siano più isole di impunità".
"Abbiamo raggiunto un'intesa. Abbiamo fatto dei passi avanti, altre forze come Iv sono rimaste incomprensibilmente ferme sulle loro posizioni". Cosi' Walter Verini, responsabile Pd sulla giustizia al termine del vertice sulla riforma della prescrizione. "Non c'è stata una contestazione nel merito. Loro hanno detto prendere o lasciare. Noi invece abbiamo ritenuto responsabilmente di dire sì a una soluzione accettabile, al di là delle manovre dei partiti per finalità poco chiare. Ognuno di noi si prenderà le sue responsabilità in Parlamento".
Al termine del vertice a Palazzo Chigi sulla prescrizione, Il presidente del Consiglio Conte - riferiscono fonti della presidenza - era e resta interessato a varare una complessiva riforma del processo penale in modo da accelerare i tempi della giustizia. Quanto al tema della prescrizione, non ha mai ritenuto che questo specifico profilo di disciplina fosse tale da oscurare il complessivo disegno riformatore. Ad ogni buon conto si è speso anche su questo tema della prescrizione per trovare un punto ancora più avanzato di mediazione rispetto al cosiddetto lodo Conte, pervenendo a formulare una nuova proposta efficace sul piano tecnico giuridico e utile a contemperare due distinti interessi, che vanno tenuti in bilanciato equilibrio: da una parte evitare la denegata giustizia che - come spesso è accaduto nella storia giudiziaria italiana - ha comportato che i processi si concludessero senza una sentenza di merito, di assoluzione o di condanna che sia; dall'altro l'interesse alla durata ragionevole del processo, costituzionalmente garantita.
Noi non siamo d'accordo sul merito e speriamo che lunedì in Cdm non ci sia all'odg un decreto legge con il lodo Conte bis". Lo afferma la deputata Lucia Annibali di Italia viva, al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sulla riforma del processo penale. "La prima votazione sarà in commissione alla Camera la prossima settimana con il mio lodo come emendamento al decreto legge milleproroghe. Poi, sempre alla Camera, ci sarà la votazione sul ddl Costa". Sul lodo Conte bis "intanto vediamo se arriva in Cdm lunedì, c'è ancora tempo, oggi è solo giovedì...".